Presunto episodio di razzismo, l'Usae al fianco infermieri

La nota del sindacato: "Accertare la verità prima di giudicare o condannare: ecco cosa accade lì"

Benevento.  

La federazione Fsi – Usae di Sannio e Irpinia interviene sul presunto episodio di razzismo denunciato su Facebook da un mediatore culturale ghanese noto a Benevento per il suo impegno assiduo al servizio dei migranti, pilastro del mondo Caritas. L'uomo, come si ricorderà, aveva raccontato attraverso la sua pagina social, di aver fatto ricorso alle cure del pronto soccorso per un problema medico, qui però sarebbe stato preso di mira da un'infermiera in servizio per il colore della sua pelle. Una vicenda sulla quale la direzione del Rummo ha ovviamente aperto un'indagine interna che dovrà accertare la questione.

La segreteria provinciale dell'organizzazione costituente delle confederazioni Usae, a firma del segretario Giovanni Tommaselli spiega: “Premettendo che la nostra O.S. condanna tutti gli atti di razzismo, sempre, comunque ed ovunque essi abbiano a verificarsi, riteniamo una forzatura l’alzata di scudi, a livello unilaterale, da parte di qualche associazione e soprattutto da qualche sindacalista della Cgil, a difesa di un cittadino senegalese giunto presso il Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Rummo, che sarebbe stato oggetto di insulti gratuiti ad opera di un Infermiere, senza aver neanche preso atto della versione dell’operatore sanitario del Pronto Soccorso

Ci dispiace – continua Tommaselli - che tale enfasi non venga data nell’apprezzare l’eccellente assistenza del personale medico ed infermieristico che da lungo tempo, nel principale nosocomio sannita, in particolare quello che lavorano al pronto soccorso, opera in condizioni di stress notevole ed è soggetto ad uno stato di BURNOUT perenne.

I turni di lavoro sono assai gravosi, gli operatori del P.S. devono garantire assistenza a volte contemporaneamente a più di 50 pazienti che versano in condizioni di emergenza.

Pertanto, ai tanti commentatori e sindacalisti che hanno espresso pareri in merito, ricordiamo di guardare alle cose in maniera più approfondita. Da quanto tempo non vistano gli ospedali e le cliniche della nostra provincia? La dignità delle persone va sempre salvaguardata, indubbiamente, ma non dimentichiamoci di guardare a come si è complicata la condizione lavorativa del personale medico ed infermieristico in questi anni di commissariamento, di tagli e di blocchi del turnover.
Ciò detto, perché non si è cercato di capire cosa è avvenuto ascoltando sia il soggetto interessato sia l’operatore sanitario?”.