Quell'opera millenaria recuperata grazie ai migranti

A Cautano gli ospiti del centro di accoglienza recuperano un antico lavatoio

Cautano.  

La storia antica e la nuova storia che si fondono, con un monumento della tradizione di un paese restaurato, recuperato, dai nuovi cittadini di quel paese. Accade a Cautano, piccolo paese del Taburno dove un pezzo di storia cittadina, l'antico lavatoio è stato recuperato anche grazie all'opera dei migranti, ospitati nel paese nel centro d'accoglienza Damasco 11.
L'antico lavatoio è un luogo del cuore per Cautano: qui si incontravano le donne ottocentesche, socializzavano mentre lavavano il bucato: ha più di mille anni, visto che risale al nono secolo.
Il restauro è stato fortemente voluto dal sindaco Giuseppe Fuggi, ed è stato realizzato anche grazie alla collaborazione gratuita di Gesesa.

“Ci è piaciuto molto collaborare – dice un ragazzo del centro d'accoglienza, Isacco, straordinariamente somigliante a Mario Balotelli, sorridente ai microfoni di Mariateresa De Lucia per Ottochannel – e poi siamo qui per lavorare, cosa faremmo sennò?”.
Felice il primo cittadino Fuggi: “Va un plauso alla struttura Damasco 11, perché i loro ragazzi hanno collaborato fattivamente, grazie anche al protocollo d'intesa siglato con la Prefettura, per avviare un percorso d'integrazione. Questo percorso procede a gonfie vele. I migranti sono importanti per lo sviluppo della comunità”.
E' intervenuto anche l'amministratore di Gesesa Piero Ferrari: “Abbiamo aderito a questo progetto perché vogliamo essere partner all'interno delle comunità dove viviamo. E' bellissimo quello che si è realizzato qui a Cautano...uno dei più bei discorsi di continuità, e Gesesa vuole essere vicino a questi percorsi”.