Da una parte la squadra, che ha denunciato, attraverso una lettera diffusa a mezzo stampa, significativi ritardi nei pagamenti di stipendi e rimborsi; dall'altra, Marco Cucciniello, che ha rispedito al mittente le accuse restringendo il campo delle mancanze del club unicamente a impegni da onorare con tre calciatori. Il presidente si è detto sorpreso e offeso dalla missiva, invitando il gruppo a non lasciarsi condizionare e a non perdere di vista l'obiettivo della permanenza in Serie D. Nel mezzo della tempesta, in casa San Tommaso, c'è, invece, Annino Cucciniello. Sempre disponibile al dialogo, ma che stavolta ha preferito non commentare ciò che è accaduto. Non è un mistero, però, che il direttore generale avrebbe preferito un profilo basso da entrambe le parti, evitando il botta e risposta ingeneratosi e ormai di dominio pubblico. Palpabile, inoltre, la sua amarezza per il passaggio del testo in cui viene evidenziato che, fatta eccezione per “qualche figura di contorno, come il magazziniere” i tesserati sarebbero stati “completamente abbandonati”. Parole che hanno causato, in Annino Cucciniello, un forte senso di avvilimento e mortificazione. Il dirigente non si dà pace perché, per ciò che lo riguarda, non ha mai fatto mancare la sua presenza a bordocampo: sia in allenamento, sia nel corso delle sedute di rifinitura, sia in occasione delle partite. Un punto di riferimento sempre reperibile e al di sopra delle parti. Ed emerge un clamoroso retroscena: Cucciniello ha perfino pensato di rassegnare le sue dimissioni. A farlo desistere dalla scelta, impulsiva, è stato l'amore per la squadra del suo Rione e una valutazione: mai e poi mai avrebbe accettato speculazioni circa l'interpretazione del suo gesto come sintomatico della volontà di lasciare la proverbiale barca in mezzo alla bufera, mentre sembra destinata ad affondare. Detto ciò, Cucciniello è il primo a sapere, da sempre, che la situazione non è idilliaca; che ci sono pendenze da saldare e più nulla da nascondere. Complici i 5 acquisti operati nell'ultima finestra di mercato e gli annessi arrivi a gennaio, ha, nel contempo, evidenziato che la situazione non è effettivamente ed oggettivamente estendibile all'intero organico; garantito e ribadito che il presidente Cucciniello sta facendo tutto il possibile per reperire le risorse necessarie per rispettare, come è doveroso che sia, tutti gli impegni presi. Intanto, Cucciniello andrà avanti. Perché per lui, a prescindere dal momento critico, il calcio era e resterà, innanzitutto, una passione. Un'emozione che si augura di continuare a vivere nel suo San Tommaso, chiamato alla prova più dura: andare avanti dopo essere approdato tra i Dilettanti. Una realtà affascinante, ma, ovviamente, come era ampiamente pronosticabile, dura da affrontare, dentro e fuori dal campo, soprattutto per un club a conduzione familiare.
San Tommaso, l'amarezza di Cucciniello e una scelta di cuore
Il direttore generale ha pensato a un passo clamoroso dopo il botta e risposta squadra-presidente
Avellino.