Ci sono momenti in cui vale più il morale che la tattica. Il derby nasce sul filo sottile degli umori. Pazienza nasconde il broncio porgendo il ramoscello d'ulivo alla sua tifoseria: “Lunedì faremo il riscaldamento sotto la Sud. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi per tutti i 95 minuti, anzi sin dal riscaldamento”. Cangelosi, invece, pur raggiante per la vittoria in rimonta sul Monterosi, si veste d'umiltà e dice che l'aver raggiunto quota 44 in classifica è un primo step importante per la sua squadra: “Ora mi auguro che tutti insieme ci possiamo divertire, soprattutto se abbiamo la pazienza e non creiamo tensioni e pressioni al primo problema”. Un segnale di distensione e una bacchettata: in nessun posto si è disposti ad aspettare. Anche se la Casertana ha tutti i motivi per trovare qualche alibi: quella partenza ritardata innanzitutto, poi i tanti infortuni (contro il Monterosi mancavano i due attaccanti più prolifici, Montalto e Curcio).
L'Avellino, da parte sua, sembra essere nel momento più delicato della stagione. Soprattutto al Partenio non riesce a ottenere prestazioni di livello. La vittoria manca dal 25 ottobre: quel giorno i lupi ebbero ragione del Cerignola. Da allora solo frenate, 4 pareggi e 3 sconfitte. “I risultati casalinghi – dice Pazienza – hanno rovinato il nostro percorso e l'aspetto mentale fa sì che non si lavori con la serenità giusta”. Per svoltare non c'è alternativa alla vittoria. Che sia 4-3-3 o 3-5-2, l'importante sarà fare bottino pieno: “Possiamo anche cambiare sistema di gioco, ma non dimentichiamoci che il 3-5-2 ha prodotto finora 45 punti. Che non saranno tanti, ma non sono neanche pochi...”.
Domani sera (inizio 20,45) bisognerà sovvertire le tendenze: l'Avellino è 14° nella classifica delle gare casalinghe, la Casertana in trasferta sbaglia molto poco ed è terza nella specifica graduatoria. La squadra di Cangelosi fuori casa ha perso una volta sola, guarda caso proprio in un derby, a Benevento. Poi 6 vittorie e 6 pareggi. Un percorso importante. Ma l'appuntamento con la vittoria per l'Avellino non può essere più rimandato, Pazienza questo lo sa molto bene. A prescindere dalle possibilità che regala la classifica, bisognerà riannodare il filo con la vittoria casalinga. Il resto verrà da sé.