Avellino quattordicesimo per rendimento casalingo: lunedì sfida con la Casertana

Ai lupi occorre una vittoria tra le mura amiche per ripartire davvero nella fase critica

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Avellino.  

Il turno infrasettimanale si è chiuso senza scossoni e con la Juve Stabia che conferma il margine su tutte le avversarie. Le prime quattro della classifica hanno pareggiato, ma c'è l'aggancio del Taranto ai danni dell'Avellino e del Benevento e la Casertana, con un 4-3 clamoroso contro il Monterosi Tuscia, ribalta i laziali dal 2-0 ospite e si porta a -1 da irpini, sanniti e ionici. 

Beffa nel finale e chance sprecata

La ventiseiesima giornata va in archivio con l'ulteriore rimpianto per l'Avellino. In una serata di mercoledì aperta male e condotta in modo negativo fino all'intervallo, il passaggio al 4-3-3 con l'ingresso di Antonio De Cristofaro e Michele D'Ausilio aveva garantito la forza del pari e del sorpasso e stava producendo il tentativo da -8 sulla capolista in attesa del match del Picerno (0-0 ieri contro il Crotone) ma nei minuti finali è arrivata la nuova beffa, simile a quella subita in casa contro la Juve Stabia. Una punizione, con tocco di Cosimo Patierno ed errore di Simone Ghidotti in lettura, ha regalato il pari al Potenza e fatto volare via due punti che sarebbero stati determinanti in termini di fiducia per i lupi.

Rebus tra calo fisico e atteggiamento errato

Calo fisico per lo sforzo prodotto nella ripresa o baricentro troppo basso per atteggiamento errato: l'Avellino è chiamato a far volare via questo rebus in poche ore perché lunedì sera (ore 20.45) gli irpini ospiteranno la Casertana al "Partenio-Lombardi" e la squadra di Michele Pazienza si presenterà al nuovo match casalingo con i numeri da quattordicesima forza del girone C per rendimento interno (17 punti conquistati sui 39 a disposizione fin qui al netto di avversarie con 12 o anche 14 gare giocate in casa). La vittoria nel derby contro i falchetti appare come un passaggio obbligato nella gestione dell'allenatore di San Severo, osannato fino a fine 2023 e ora diventato il primo contestato dalla tifoseria organizzata con fischi e cori, indirizzati pure a dirigenza e squadra al termine di Avellino-Messina e Potenza-Avellino.