Avellino-Giugliano 1-3, Pazienza: "Usciti dalla gara dopo il secondo gol"

Il tecnico biancoverde: "Cambi poco efficaci, c'è da lavorare"

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Avellino.  

Battuta d’arresto per l’Avellino dopo nove risultati utili consecutivi tra campionato e Coppa Italia. Gli irpini cadono tra le mura amiche del “Partenio-Lombardi” nel derby campano contro il Giugliano: la sfida è terminata con il risultato finale di 1-3.

Nel primo tempo, botta e risposta tra Ciuferri e Sgarbi. Nella ripresa, i gialloblù hanno chiuso i conti con le reti di Oviszach e Giorgione. Per Michele Pazienza si tratta della seconda sconfitta sulla panchina dell’Avellino.

Nel prossimo turno, per gli irpini sarà scontro diretto con il Picerno per il secondo posto: di fatto, a contendersi il secondo gradino della classifica, oltre ai lupi e ai rossoblù, c’è anche il Benevento. Tutte e tre le squadre si trovano con 26 punti in classifica.

Al termine della sfida, ha parlato ai microfoni l’allenatore dei lupi: “I ragazzi nel primo tempo hanno fatto molto, con una traversa, un gol annullato e Sgarbi più volte davanti al portiere. Hanno fatto il proprio dovere facendosi trovare in una sola occasione in maniera leggera dove abbiamo rinunciato al duello e mi riferisco al gol subito. Nel secondo tempo è iniziato sulla falsariga del primo, ma dopo il secondo gol siamo usciti completamente dalla gara. A livello mentale abbiamo accusato molto rispetto al primo".

"Inoltre, credo che con i cambi avrei dovuto fare qualcosa di diverso. Ma queste partite servono anche a imparare. Il cambio di Varela è perché stava perdendo le distanze e di conseguenza di lucidità. Avevo il timore che venisse espulso essendo già ammonito. Palmiero non ne aveva più e mi serviva un giocatore che andasse a giocare sulle seconde palle e che schermasse quella zona del campo. Ma non siamo riusciti nell’intento. Sgarbi? Ha avuto i crampi ed è naturale per dove ha giocato. Gli ho chiesto di fare un sacrificio dato che quello non è il suo ruolo.Ma nel globale i ragazzi non hanno fatto una cattiva prestazione, ma c’è da lavorare su alcuni aspetti”.