Venerdì scorso il Comune di Avellino è rientrato pienamente in possesso dello stadio "Partenio-Lombardi" in virtù del bando per la gestione dell'impianto sportivo andato deserto, ma nell'evoluzione della vicenda c'è anche la nuova sospensione dell'erogazione dell'acqua alla struttura di contrada Zoccolari determinata dall'Alto Calore Servizi.
Un ulteriore capitolo nella vicenda
Già ad inizio anno solare erano stati chiusi i rubinetti al "Partenio-Lombardi", ma alla discussione che avverrà a fine mese al Tribunale di Avellino sul decreto ingiuntivo per una cifra che sfiora i 240mila euro (per una parte il club la lega a una perdita segnalata in passato) si aggiunge un'istanza aperta il 3 maggio per la potenziale manomissione di un misuratore d'acqua all'interno dello stadio, verificata dai tecnici di ACS: in questo caso la morosità si aggirerebbe sui 25mila euro. Nel frattempo, con il rientro in possesso dello stadio, anche le utenze sono naturalmente tornate al proprietario, ovvero al Comune di Avellino.