Avellino-Crotone è il piatto forte della 26esima giornata. Rastelli, dopo Aya e Dall’Oglio, perde anche Rizzo per un problema familiare, Matera e Di Gaudio per fastidi durante la rifinitura. Il tecnico sceglie il 4-3-3 con Trotta, Marconi e Kanoutè davanti. Modulo speculare per i calabresi di Lerda.
Primo tempo
Sfida subito dagli ottimi ritmi e dopo una occasione di Trotta, respinta col corpo da Dini, i lupi passano al 18’ con una gran conclusione di Mazzocco dai 20 metri che coglie impreparato il portiere pitagorico.
Il Crotone reagisce con veemenza ed è pericoloso con Chiricò, palla appena larga. Ma l’Avellino è in serata di grazia e alla mezz’ora arriva il 2-0 con una perla di Sonny D’Angelo: splendido destro a giro dell’ex Reggiana che bacia il palo e si insacca.
Poco dopo Kanoutè si divora il 3-0 calciando addosso a Dini. Prima dell’intervallo Pane respinge il tentativo da posizione defilata di D’Ursi.
Dopodichè squadre negli spogliatoi con l’Avellino meritatamente avanti. Trotta migliore in campo nei primi 45’.
Secondo tempo
Ad inizio ripresa Lerda mette dentro l’ex Tribuzzi e Kargbo ma la doppia mossa crotonese non sposta gli equilibri nonostante il forcing ospite.
Al 62’ il grande pericolo arriva dal diagonale di Crialese salvato quasi sulla linea di porta da Tito. L’Avellino abbassa troppo il baricentro e Chiricò sfiora il gol con una conclusione radente dal limite dell’area a fil di palo.
Lerda prova il tutto per tutto inserendo anche Gomez ma nel momento migliore degli ospiti l’Avellino colpisce a freddo per il 3-0: al 70’ Trotta risolve una mischia in area e batte Dini. Sembra finita ma il Crotone si procura subito un rigore che Gomez trasforma spiazzando Pane.
Rastelli mette forze fresche con Auriletto, Maisto e Gambale, i lupi resistono all’assalto finale pitagorico e anzi sfiorano il 4-1 con Maisto.
Finisce senza particolari sussulti, se non per il rosso a Tito: l’Avellino si regala una notte magica, trova continuità e si issa al settimo posto in classifica.