Avellino, De Vito: "Marconi chiesto subito da Rastelli e voluto dalla proprietà"

Il direttore sportivo biancoverde: "Ecco come ci siamo mossi sul mercato"

avellino de vito marconi chiesto subito da rastelli e voluto dalla proprieta
Avellino.  

In archivio il turno infrasettimanale e la sessione invernale di calciomercato: per l'Avellino testa solo al posticipo della ventiseieesima giornata contro il Crotone, in programma lunedì (ore 20.30) al "Partenio-Lombardi". Conferenza stampa per il direttore sportivo biancoverde, Enzo De Vito, e del tecnico, Massimo Rastelli: "In questo mese di mercato si è cercato di tamponare gli errori commessi. - ha spiegato il ds irpino - Ho provato ad accontentare il mister per la seconda parte della stagione, ma questo non poteva esserci se non ci fosse stata una proprietà che non ha badato a spese".

Sull'attaccante: "Non era facile, ma l'attesa ha pagato"

“Marconi è un'operazione che solo grazie alla volontà della società e dell'amministratore delegato Giovanni D'Agostino si è potuta concretizzare. Era il primo obiettivo che il mister ha indicato nella riunione dopo Natale. Noi abbiamo lavorato giorno e notte tenendo conto degli obiettivi del club e non è stato semplice portarlo qui. Si è aperta l'ipotesi Dionisi, che era in scadenza, ma che poi ha rinnovato con l'Ascoli. Far arrivare qui Marconi non è stata un'operazione facile ma lui, come altre tre o quattro pedine, possono rappresentare non solo l'Avellino di oggi, ma anche quello del futuro”.

Su Gori, vicinissimo e poi sfumato

“Non c'è stato il cambio di proprietà e la Triestina è stata chiara. Ho parlato con Rastelli e oltre Casarini e Matera a centrocampo, ho ritenuto opportuno chiamare Mazzocco che secondo me può dare una grossa mano. Riguardo Bittante, invece, non è mai stata un'ipotesi di mercato".

Sull'atto vandalico all'auto dopo Messina-Avellino

“Si tratta di parentesi che non mi fanno male. Mi dispiace solo che queste situazioni turbino la quiete familiare, ma quando fai questo tipo di lavoro lo metti in conto. Io mi reputo fortunato a essere il direttore sportivo dell'Avellino. Tutto ciò che accade in questo senso mi scivola addosso”.