Cinque gare in trasferta, cinque sconfitte, con il terzo peggior attacco del girone e in zona playout dopo nove turni: l'Avellino sprofonda a Viterbo nella prima sfida senza Roberto Taurino in panchina. È volato via anche l'ultimo alibi per i calciatori, privi dell'uomo che era responsabile dalla panchina di una squadra parsa tremendamente in difficoltà nei precedenti 360 minuti vissuti in campo esterno e rafforzata al "Rocchi": una fase complicata certificata anche dai calciatori.
La squadra non risponde al primo colpo ricevuto
E non è il solo risultato a prendersi la scena. All'undici guidato in serata da Raffaele Biancolino è bastato subire il primo gol, firmato al 23' da Emilio Volpicelli, lasciato completamente libero in area, per perdere tempo e spazio all'interno del match. Al colpo subito salta tutto, con gli irpini spesso, se non sempre, legati all'individualità, in particolar modo dei centrocampisti, di Federico Casarini e Jacopo Dall'Oglio. Il tiro-cross dell'ex Palermo, che centra la traversa, è forse la sintesi perfetta della fase di rottura prolungata vissuta dall'Avellino, sempre battuto lontano dal "Partenio-Lombardi" e che oggettivamente è chiamato a riparametrare i suoi obiettivi.
Incubo zona playout
Il format della Serie C consente ampio margine di recupero con i playoff aperti fino al decimo posto del girone di appartenenza, ma oggi francamente l'Avellino ha una sola prospettiva: non può che mettersi al riparo e costruire innanzitutto il cammino salvezza. Con la decima giornata all'orizzonte (sabato sarà altra trasferta sul campo della Virtus Francavilla), è quintultimo (occupa, quindi, un posto valido per i playout se non c'è il distacco opportuno per punti al termine della stagione regolare dalla penultima che annulla lo spareggio) a 4 punti dall'ultima casella utile per la corsa promozione tramite la post-season. La distanza appare destinata ad aumentare se non ci sarà in tempi brevi un'inversione di tendenza e l'uscita dal punto di non ritorno.
La scelta del nuovo allenatore
L'alibi Taurino è volato via, la palla è passata totalmente alla società, che lunedì, alla vigilia di Viterbese-Avellino, dopo diverse ore dall'1-1 con il Cerignola, giocata sabato, ha deciso di esonerare il salentino con tutto il suo staff. Tanto scorrerà per le prossime mosse dopo un'estate vissuta con la scelta del restyling totale della rosa, effettuato, ma che si sta trasformando in un boomerang di notevoli dimensioni in virtù delle qualità, per ora non dimostrate, dei calciatori ingaggiati dal club e dal direttore sportivo, Enzo De Vito, che ha deciso di puntare con la proprietà su nuovi elementi in campo e su Taurino per la panchina.
L'effetto dei risultati in città e il mercato di gennaio
Ora l'attesa dei tifosi, che sembrano aver vissuto quasi con indifferenza la quinta sconfitta in nove gare nel girone C, si sposta alla decisione per il nuovo allenatore dopo l'esordio di Biancolino. Oggettivamente, appare decisiva anche la sessione di mercato invernale, distante però ben undici gare di campionato.