Era chiaro sin dalle prime battute del mese di giugno, ma volendo anche dalle prime ore dell'analisi nata in conferenza stampa dopo la sconfitta con il Foggia. La volontà di rivoluzione si scontra con quanto definito nei mesi scorsi con i calciatori in rosa tra rinnovi e ingaggi. In casa Avellino, dopo la definizione di tre arrivi (Daniele Franco, Marco Garetto e Giuseppe Guadagni) dovrà entrare nel vivo la fase delle intercoluzioni con gli agenti. Si passerà dalla serie di contatti agli incontri veri e propri, alcuni già avvenuti e da replicare.
Per la prossima settimana è attesa l'accelerazione nello scenario delle uscite, ma come già delineato per Luigi Silvestri in avvio del mese, diverse pedine non hanno fretta di decidere una nuova destinazione in forza del contratto in essere. Su Riccardo Maniero c'è l'interesse della Turris e del Monopoli, su Giuseppe Carriero quello dell'Ancona, la Virtus Entella per Salvatore Aloi, il Taranto per Francesco Forte, ma i calciatori (e non sono gli unici del gruppo 2021/2022) hanno aperto alla continuità in biancoverde, in particolar modo Maniero e Carriero, all'obiettivo di ripartire insieme al club irpino. L'idea della società è completamente diversa. Sono ben pochi gli uomini nella lista delle certezze e per aumentare il numero di caselle vuote all'interno della rosa occorre lo sprint, presumibile subito dopo il fine settimana, quando il direttore sportivo, Enzo De Vito, incontrerà alcuni procuratori.
In chiave partenze può essere importante lo sguardo posto dal Cerignola sugli esuberi. C'è l'idea del prestito di Vincenzo Plescia (contratto fino al 2024) e la cessione di altri elementi, ma anche in questo caso pesa la forza dell'ingaggio, la durata dei contratti e il cambio degli obiettivi stagionali. Per il mercato in entrata servirà l'opera di convincimento legata agli equilibri economici per la proprietà e per i tesserati.