Il suo profilo spiccava sin dai primi giorni in cui l'Avellino ha detto addio ai sogni promozione. Da lunedì 10 è anche libero perché l'incontro che era in programma con la Virtus Francavilla per discutere sul futuro e sulla prosecuzione dell'avventura in terra pugliese è stato cancellato e l'addio si è concretizzato con una nota del club biancazzurro. Ora Roberto Taurino è in pole per la panchina dell'Avellino. Il tecnico, classe '77, appare lanciato verso l'accordo con il club biancoverde, che avrebbe individuato nel salentino l'uomo della ripartenza dopo una stagione chiusa senza sussulti.
Ai ritorni o a un esperto l'Avellino ha preferito la strada dell'emergente, disposto a lavorare con diversi giovani, con un gruppo che molto probabilmente partirà a fari spenti, senza dichiarare con forza l'obiettivo della promozione e deciso a misurarsi con una piazza che chiede di lottare per il salto di categoria come obiettivo minimo. Taurino è reduce da un'esperienza vissuta da outsider in cui la sua squadra ha mostrato qualità e sostanza e ha, di fatto, inconsapevolmente condizionato l'ultimo campionato dei lupi. Il 15 febbraio scorso l'Avellino uscì sconfitto dal campo della Virtus Francavilla: un ko che ha poi portato la proprietà alla decisione di esonerare Piero Braglia e Salvatore Di Somma con l'arrivo di Carmine Gautieri e di Enzo De Vito.
Taurino dovrebbe avere un nuovo contatto diretto con la dirigenza irpina nelle prossime ore. Finiscono in secondo piano i profili di Stefano Vecchi, impegnato con la Feralpisalò nella semifinale promozione e quindi fuori dai giochi al momento in caso di accelerazione per la panchina dell'Avellino, e Aimo Diana, reduce dall'eliminazione in appena 180 minuti di gioco nei playoff, causata dalla doppia sconfitta tra andata e ritorno proprio contro la squadra guidata da Vecchi.