Il ritiro estivo dell'Avellino a Mercogliano sembra ormai definito. Nella presentazione del nuovo stadio comunale sono stati chiariti diversi aspetti, come l'idea della tribuna mobile per superare l'assenza degli spalti fissi che saranno installati solo dopo l'estate. È uno degli aspetti che certifica l'intenzione di ufficializzare l'accordo, ma come ricordato anche nei giorni scorsi, l'ultima parola sui ritiri spetta abitualmente al tecnico.
La sensazione delle ultime ore è che l'allenatore immaginato dal club per la prossima stagione sia già a conoscenza di quanto stia accadendo in Irpinia anche per la programmazione del ritiro e di altri dettagli. Il lavoro sottotraccia prosegue. A fari spenti si rinnovano i contatti. Resta lo sguardo playoff e in serata sarà anticipo, di fatto, dei quarti di finale con la gara di ritorno tra la Feralpisalò di Stefano Vecchi, profilo seguito dai lupi, e la Reggiana dell'ex centrocampista biancoverde, Sonny D'Angelo (emiliani chiamati alla rimonta sui lombardi), ma nel frattempo tra i giovani emergenti (Vecchi, ma anche Roberto Taurino) e un ritorno, come quello di Massimo Rastelli o di Michele Marcolini, come nuova sfida dopo l'occasione mancata del 2018, si inserisce anche il nome di un tecnico che ha già lavorato con il direttore sportivo dei lupi, Enzo De Vito, ma non ad Avellino, bensì ad Arezzo: Roberto Stellone. Il capitolino, classe '77, potrebbe riassumere la posizione del giovane, ma già esperto. Dopo la doppia promozione dalla C alla A con il Frosinone nel percorso nato sin dalla guida della formazione Berretti dal 2011 al 2016, ha allenato Bari, Palermo e Ascoli in Serie B per poi accettare nella scorsa stagione, in avvio del 2021, la proposta dell'Arezzo in Serie C con De Vito ds per sostituire Andrea Camplone con l'obiettivo di salvare la squadra.
L'annata si è poi conclusa con la retrocessione diretta in D (ultimo posto nel girone), ma Stellone è reduce da un buonissimo percorso con la Reggina, guidata dal gennaio scorso a una salvezza tranquilla nelle difficoltà societarie dopo gli esoneri di Alfredo Aglietti e Domenico Toscano. Che possa accettare la proposta di un club di C dopo l'ultima fase vissuta in Cadetteria? Come sempre sarà il progetto e la prospettiva a fare la differenza. Inoltre, potrebbe esserci la voglia di rivincita per entrambi. La fase aretina è stata ricordata proprio da De Vito nel corso dell'ultima conferenza post-gara, quando il dirigente irpino sottolineò il cammino di Davide Merola e Alessandro Di Paolantonio, calciatori di quell'Arezzo retrocesso e poi protagonisti nel Foggia che ha battuto l'Avellino al "Partenio-Lombardi" nei playoff.