Si conferma la fase di stand-by in casa Avellino. Gli allenamenti proseguono al Partenio-Lombardi e sarà ritmo da doppia seduta almeno fino al 31 maggio. Solo dopo, forse, scatterà il rompete le righe. La dirigenza guarda con attenzione ai playoff perché come presentato nelle scorse ore c'è il profilo di Stefano Vecchi nella lista del direttore sportivo, Enzo De Vito. Il tecnico bergamasco è stato protagonista dal 2014 al 2018 con la Primavera dell'Inter e nell'era Taccone il ds irpino puntò sui giovani nerazzurri allenati da Vecchi e sembra guardare in casa Inter anche per la prossima stagione: un segnale del passato e occhio al futuro, ma con l'allenatore impegnato con la Feralpisalò, vincente nella gara d'andata dei quarti di finale playoff contro la Reggiana di Aimo Diana e dell'ex Avellino, Sonny D'Angelo, costretta alla rimonta nel secondo match per accedere alla semifinale.
L'uscita di scena anticipata dagli spareggi promozione ha sì concesso un vantaggio all'Avellino, quello di poter ragionare subito sul da farsi, ma tanti protagonisti tra campo e panchina sono ancora attivi o lo sono stati fino a pochi giorni fa, in particolar modo quelli che in carriera hanno dimostrato di lottare negli ultimi anni per l'obiettivo promozione. Sarà naturale effetto domino, un gioco ad incastro e tanto sembra ruotare in queste ore anche attorno al nome di Zdenek Zeman. Da rumors degli ultimi giorni, il boemo potrebbe salutare Foggia e accettare un altro ritorno, questa volta a Pescara, ancora con Giuseppe Pavone direttore sportivo. E qui si apre lo scenario di un ex pronto a ripartire subito. Piero Braglia appare come uno dei profili immaginati dai satanelli per la prossima stagione. Il maremmano e Bruno Caneo, protagonista con la Turris, rientrano nelle idee per il potenziale dopo-Zeman. Braglia ha già allenato il Foggia nel 1999/2000.