La contestazione ai calciatori, di fatto alla gogna del pubblico almeno fino a sabato con gli allenamenti a porte aperte, ma anche il lavoro sottotraccia per la scelta del nuovo allenatore, che determinerà l'effetto domino nella rosa biancoverde. L'Avellino è chiamato alle prime mosse per il futuro e spunta un dettaglio su Massimo Rastelli, l'uomo in cima alla lista dei desideri del club irpino per la panchina e legato ancora al Pordenone fino al 30 giugno 2023.
L'avventura sulla panchina dei ramarri è stata brevissima: un mese e mezzo - dal 30 agosto, giorno dell'ufficialità, al 16 ottobre, quello dell'esonero da parte del club friulano - tra le gestioni di Massimo Paci e Bruno Tedino e ora sembra profilarsi la risoluzione. Sarà addio non più solo nella sostanza, ma anche nella forma. Da quel momento in poi, Rastelli potrà davvero iniziare a ragionare sul suo futuro. Non è un mistero il feeling con il direttore sportivo dell'Avellino, Enzo De Vito, e il legame con la piazza irpina, vissuta da calciatore e da allenatore. Ad Avellino il tecnico di Pompei ha ottenuto risultati importanti - la promozione in Serie B, la Supercoppa di Prima Divisione Lega Pro e il percorso di stabilità in Cadetteria con il balzo in A sfiorato nel 2015 - che hanno garantito la chiamata del Cagliari, riportato subito in massima serie. Nel prossimo futuro sia Rastelli che l'Avellino cercano il rilancio: chissà che possa avvenire in tandem.
Rastelli in pole, ma non solo nello scenario per i lupi: si confermano le piste che portano a Michele Marcolini, a Roberto Boscaglia e non vanno esclusi profili giovani a sorpresa.