Foggia - Avellino 2-0, le pagelle

Forte disastroso. In difesa si balla. Aloi compromette la partita con un intervento azzardato

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Avellino.  

Foggia - Avellino 2-0, le pagelle.

Avellino (3-5-2)

Forte 4: Male sul primo gol: poteva fare meglio sul colpo di testa di Merola. Malissimo sul secondo: parte in evidente ritardo sulla punizione calciata da Curcio e si fa impallinare con irrisoria facilità. Il sigillo su un campionato decisamente meno positivo dello scorso. I playoff per riscattarsi.

Silvestri 5: Tanti errori in appoggio.

Dossena 5: Le imbucate del Foggia lo mettono in palese difficoltà.

Bove 4.5: Fuori posizione sul cross di Rizzo dalla sinistra, Merola gli sbuca alle spalle e non perdona. Corona la giornata negativa con l'immancabile cartellino giallo.

Ciancio 4.5: Rizzo lo mette in difficoltà. Poi, tanti passaggi non a buon fine e difficoltà a sfondare sulla corsia di riferimento (37' st Rizzo sv: Entra a giochi fatti).

Carriero 6: L'unico, per impegno e iniziative, a salvarsi nella mediocrità generale.

Aloi 4: A dir poco maldestro il colpo da arti marziali con cui tenta di agganciare il pallone trovando, invece, la testa di Gallo. Compromette la partita e per il debutto stagionale nei playoff non ci sarà.

Mastalli 5: Un salvataggio quasi sulla linea di porta, su colpo di testa di Merola, è l'unico episodio per cui si ricorda che è in campo. Incredibile quanto sia stato anonimo il campionato, sia per il curriculum, sia per il potenziale tecnico (1' st Micovschi 5: Svagato, mai sul pezzo).

Mignanelli 4.5: Le corsie laterali erano la chiave di questa partita. Bove sbaglia la posizione, ma è lui a perdersi Merola sul gol dell'1-0 (1' st Matera 5: Pronti, via, giallo. Troppo irruento e caotico nella ricerca di palloni giocabili).

Kanoute 5: Evanescente, tocca tanti palloni ma alle volte cincischia perdendosi in un bicchier d'acqua (21' st Kragl 6: Almeno ci prova).

Murano 5: Ha la sua chance, la spreca, prima di un ritrovarsi a combattere da solo contro la retroguardia avversaria (37' st Plescia sv: Ci prova con una tiro parato da Dalmasso, ma la partita è ormai andata quando entra in campo).

Gautieri 4: Era il momento di osare, così come è nella filosofia del suo maestro Zeman: ora l'ostinazione di cui si è auto-tacciato, quella del 4-3-3, rischia di diventare quella per il 3-5-2. Ma più dei moduli è l'atteggiamento della squadra a non convincere pur con le attenuanti per le assenze non marginali di Di Gaudio e Tito in primis, senza dimenticare Maniero.

Foggia (4-3-3): Dalmasso 6.5; Martino 6.5, Girasole 6, Sciacca 6, Rizzo 7 (39' st Nicolao sv); Rocca 6.5, Petermann 7, Gallo 6.5 (28' st Garofalo 6); Di Grazia 6 (14' st Turchetta 6), Curcio 7 (39' st Ferrante sv), Merola 7 (14' st Vitali). A disp.: Volpe, Garattoni, Di Pasquale, Rizzo Pinna, Maselli, Tuzzo, Di Paolantonio. All.: Zeman 6.5.

Arbitro: Maranesi della sezione di Ciampino 7. Assistenti: Salvalaglio della sezione di Legnano e Lazzaroni della sezione di Udine 6.5 e 6.