“Il mister è una persona molto attenta sotto l'aspetto tattico e quando lo riterrà opportuno metterà la squadra in campo con il 4-3-3”. Così lo scorso giovedì il vice allenatore dell'Avellino, Giovanni Chiaiese, a margine dell'evento pasquale organizzato dal club biancoverde presso lo store ufficiale, aveva lasciato intendere che stessero proseguendo, a passo spedito, le prove generali per passare al sistema di gioco prediletto da Carmine Gautieri. Un modulo messo in naftalina in maniera sapiente dal tecnico, per evitare di scivolare in un fondamentalismo potenzialmente controproducente se parametrato all'indisponibilità di interpreti per esprimerlo coi giusti equilibri e sfruttando appieno il potenziale offensivo.
La sensazione è che, dopo aver fatto leva sulla certezza del 3-5-2, i tempi per passare al tridente siano maturi sia in virtù dell'avversario che l'Avellino andrà ad affrontare, il Foggia del maestro di Gautieri, Zeman; sia in vista dei playoff. Una sorta di rodaggio definitivo e intensivo col mirino puntato sugli spareggi promozione.
In difesa il sacrificato sarà, con ogni probabilità, di nuovo, Dossena, che è pure in diffida: il rientro di Silvestri da un turno di squalifica garantirà la possibilità di comporre una coppia ben assortita con Scognamiglio in termini di fisicità e dinamismo. Ciancio, determinante contro la Vibonese, è certo di una maglia da titolare mentre a sinistra potrebbe profilarsi un ballottaggio tra Tito e Mignanelli con l'ago della bilancia destinato a pendere dalla parte del primo, qualora si privilegi una voglia di difendersi attaccando, sulla corsia mancina, o dal secondo nel caso in cui si voglia privilegiare una maggior attitudine alla fase di non possesso.
A centrocampo occhio alla gestione di Aloi, De Francesco e Matera, anch'essi in diffida al pari di Maniero (non ci sarà) e del già citato Dossena. Kragl s'avvia al rientro dal primo minuto, Carriero è in crescita esponenziale, a completare il settore nevralgico potrebbe essere proprio De Francesco.
In attacco Murano è in rampa di lancio. Ai suoi lati Kanoute e Di Gaudio, pronto a incrementare il minutaggio: il fantasista palermitano ha i mezzi tecnici e il carisma per essere l'arma in più nell'assalto dei biancoverdi alla Serie B.