Avellino in emergenza, Baldini non si fida: "Guardo in casa mia"

Il tecnico dei rosanero: "Trasferta fondamentale per aspetti psicologici"

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Avellino.  

Covid, infortuni, squalificati: l'Avellino vivrà in piena emergenza la gara con il Palermo, ma il tecnico dei rosanero, Silvio Baldini, non si fida dei lupi. "È normale che a questo punto del campionato si deve sbagliare il meno possibile, anzi non si può sbagliare. - ha spiegato l'allenatore toscano - È una tappa fondamentale per aspetti psicologici. L'autostima è quella che poi fa la differenza, che ti fa prendere capire quello che sei, dove puoi arrivare con il lavoro quotidiano. La gara di Avellino è molto importante. Non guardo in casa degli altri perché significa non guardare in casa mia. Mi devo preoccupare di quale modulo faranno, delle caratteristiche dei giocatori che scenderanno in campo. Non conta chi affronti e come sta, conta come sei quando scendi in campo e cosa vuoi. Devi cercare qualcosa in più e significa che stai lavorando bene".

Il momento per i siciliani con il ballottaggio Pelagotti-Massolo tra i pali - "Le gerarchie non esistono. Esiste solo il campo. Chi si allena meglio gioca. Non è la gerarchia, a volte è l'esperienza a determinare. C'è un ultimo allenamento ad Avellino con i ragazzi. Tutti hanno la possibilità di giocare, di essere partecipi. Non esistono le riserve. - ha aggiunto Baldini - Se qualcuno si sente riserva fatica a darci una mano. Soleri è un ragazzo solare, che accoglie con il sorriso le decisioni, si sente utile. È lo spirito che tutti dovremmo avere. Vorrei essere come lui. La squadra ha un grande potenziale e posso schierare chiunque e sono sicuro che il Palermo farà bene. I ragazzi si sono allenati come sempre, con lo stesso spirito e così deve essere. Persone che hanno il muso lungo o che pensano che il posto sia garantito non possono far parte della squadra che alleno io. Ogni società può fare quello che vuole. Sono venuto qui e ho incontrato uno staff dirigenziale al top".