La notizia arriva dai colleghi de “lasicilia.it”: alle 16,02 sul portale delle aste telematiche, il ramo d'azienda del Calcio Catania non è stato attribuito a un pretendente. Gli etnei sono a un passo dal baratro. Anche la seconda asta per rilevare il club, fallito lo scorso 22 dicembre, è andata deserta. La palla passa al Tribunale, che dovrà decidere se cessare l'esercizio provvisorio, già prorogato dal 28 febbraio al 7 marzo 2022, o se concedere una ulteriore proroga per dare modo a eventuali acquirenti di farsi avanti.
L'imprenditore laziale, Benedetto Mancini ha iscritto alla Camera di Commercio una società immettendo un capitale sociale di 10mila euro a fronte dei 500mila euro indicati dal regolamento come base d'offerta per poi chiedere l'affiliazione alla LND, per la stagione in corso, di una nuova realtà il F.C. Catania 1946 S.r.l. Dunque, nulla di fatto per quanto riguarda la stretta attualità.
Lunedì prossimo, il 7 marzo 2022, il Tribunale potrebbe annunciare ufficialmente la perdita del titolo sportivo e negando la proroga dell'esercizio provvisorio: sarebbe il preludio all'esclusione a campionato in corso del Catania, che verrebbe escluso dal girone C di Serie C a 9 giornate dal termine.
Se così fosse Catania – Monterosi, in programma domani, sarebbe l'ultima partita del Catania e non verrebbe, ovviamente, giocato il recupero del match con l'Avellino in programma il prossimo 23 marzo, al “Partenio-Lombardi”, in seguito al rinvio deciso lo scorso sabato a causa del manto in erba sintetica dello stadio irpino reso impraticabile dalla neve.
La classifica, come spiegato sul nostro portale non più tardi dello scorso mercoledì, cambierebbe con la sottrazione di tutti i punti conquistati dalle società partecipanti al torneo in occasione degli scontri diretti col Catania determinando il seguente scenario per quanto riguarda le prime quattro posizioni in classifica, in relazione all'odierna situazione in graduatoria:
1. Bari 55 (dagli attuali 59)
2. Virtus Francavilla 52 (dagli attuali 53)
3. Catanzaro 51 (dagli attuali 54)
4. Avellino 48 (dagli attuali 49)