Nel corso dell'ultima puntata di 0825 – Focus Serie C è stato ospite in studio Nicola Ciotola ex attaccante dell'Avellino e, tra le altre, di Juve Stabia e Casertana: “L’Avellino ha tutte le potenzialità per recuperare e andare a vincere il campionato come facemmo noi col Lanusei. Mi porto dentro il lupo così come tutte le squadre in cui ho giocato. Certo rincorrere e centrare una rimonta non è facile, ma non è impossibile. L'Avellino deve pensare a vincere tutte le partite e non fare troppi calcoli, senza sprecare energie mentali. Con un pizzico di fortuna tutto è possibile. Alla fine, vince sempre chi sbaglia di meno. Il Bari? La vittoria nel derby con il Foggia sicuramente avrebbe dato uno slancio in più, anche se hanno giocato una gran partita e un gran secondo tempo, in particolare. Magari, però, sono proprio queste gare in cui non si raccoglie quello che si meriterebbe a segnare uno snodo negativo. Le squadre che inseguono ci devono credere, mancano molte partite da giocare”.
In Serie B con Pisa e Juve Stabia con Braglia in panchina: “Per quanto riguarda l'esonero di Braglia poteva andare meglio perché è un vincente. Quando arrivò ad Avellino in maniera semiseria lo chiamai e gli dissi: "Prendimi, vinciamo un altro campionato insieme". Ha un carattere particolare, è molto diretto nel dire le cose, in faccia, senza troppi giri di parole. Può piacere o non piacere, ma è Braglia e quando lo prendi sai come è fatto. Non ha mai praticato un calcio spumeggiante, ma i successi parlano per lui. Dispiace per l’esonero, ma, ora, l’Avellino con Gautieri sembra aver ritrovato l’entusiasmo. Si era creata troppa tensione e il cambio di rotta era diventato, forse, inevitabile. Il nuovo mister predilige il 4-3-3, un calcio d'attacco, propositivo, e quando si gioca con qualità si conquistano le vittorie”.
In collegamento Skype l'ex compagno di squadra Dondoni, con cui ha vinto il campionato di Serie D 2018/2019: “È sempre bello ricordare quell’annata. Con Dondoni mi sono divertito tanto, sia dentro, sia fuori dal campo. Eravamo una grande famiglia, ci siamo ritrovati anche in estate per continuare a giocare insieme. Tribuzzi? Si vedeva avesse le qualità per giocare ad alti livelli e, secondo me, può continuare a crescere. Fu devastante nella stagione 2018/2019, determinante per la nostra promozione in Serie C e fu bravo il direttore Musa a scoprirlo. Mi fa piacere anche per Parisi, sta facendo un campionato incredibile e dimostra di meritare di stare in Serie A perché è all'altezza della situazione”.
Ciotola ha studiato a Coverciano dove ha preso il patentino per allenare. Il suo futuro è, dunque, in panchina, tra 4-4-2 e 4-3-3, ma ora è ancora tanta voglia di giocare: “Ho da poco concluso la mia esperienza in Eccellenza col Lanciano. Eravamo capitati in un girone difficile. La nostra partenza è stata buona, poi società ha ridimensionato il progetto”.
Infine, una curiosità. Promette bene Cristiano, figlio di Nicola, di soli 8 anni. Il doppio passo è quello del papà e pure la determinazione: “Mi ha detto di parlare bene di lui in trasmissione. L'importante è che si diverta. Stiamo distruggendo mezza casa e mia moglie non è molto contenta, ma sono felice di vederlo così preso dal calcio e viverlo con tanta passione”.