L'Avellino Club Roma, presieduto da Arnaldo Cirillo, ha sempre rappresentato una solida realtà al fianco dei biancoverdi. La pandemia ha, ovviamente, limitato gli spostamenti verso l'Irpinia dei componenti del gruppo, che, però, non si sono mai fermati continuando a seguire, seppur a distanza, le sorti della squadra del cuore oltre che a tenersi in contatto per le attività associative.
Ieri mattina, lungo Corso Vittorio Emanuele, Pellegrino Marinelli è tornato a far sentire la voce dei lipi capitolini partendo dal commento dell'ultima gara degli uomini allenati da Piero Braglia: “Il Monterosi Tuscia è una società seria, che sta crescendo. Non mi meraviglia che sia in Serie C e che ci abbia dato filo da torcere. Il presidente Capponi lo seguo, è una persona vulcanica. Il Covid? L’ultima volta che avevo visto una vittoria dell’Avellino è stata a Viterbo, nel dicembre del 2019, match in cui vincemmo 1-0 con rete di Micovschi. Pur avendo fatto l’abbonamento non ho avuto la possibilità di seguire dal vivo. Come me, anche altri ragazzi. Tra lockdown e quarantene abbiamo potuto finalmente mettere piede allo stadio. Appena ho sentito che era arrivato il momento sono andato subito in Curva Sud, in compagnia di mia figlia e mio padre, rispettivamente di 5 e 85 anni”.
“La rimonta sul Bari? La matematica dice che il discorso è ancora aperto. Mancano 13 partite e, per riuscire nell’impresa, dovremo conquistare 10 vittorie. Nello stesso tempo dobbiamo fare attenzione al Catanzaro, che è una squadra in netta crescita, soprattutto grazie al cambio tecnico che l’Avellino, purtroppo, nel corso della stagione, non ha effettuato, rimanendo su livelli di gioco non sufficienti”.