Nicola Binda, capo servizio nonché responsabile Serie B, Lega Pro e Dilettanti de "La Gazzetta dello Sport", è intervenuto ieri sera in collegamento Skype su 696 TV nel corso di 0825 – Focus Serie C.
Così sullo stop forzato del campionato di Serie C e sulla ormai prossima ripresa: “Per quanto riguarda il Covid, la Lega Pro avrebbe dovuto muoversi coordinandosi con le altre Leghe. Dobbiamo considerare che tra Federcalcio e Governo c’è un protocollo uguale per tutti, che sarà operativo tra domani (oggi, ndr) e dopodomani (domani, ndr); quindi, tutte si adegueranno per un comportamento unico, anche se ci sono esigenze differenti. In linea di massima c’è una strada tracciata. La Lega Pro ha deciso di sospendere le giornate perché a differenza della Serie A ha più date per i recuperi e, quindi, si è scelto di evitare di spezzettare il campionato. Domenica prossima si spera di ripartire tutti insieme augurandosi non ci siano più problemi. Sarà una corsa ad ostacoli da qui fino a giugno. Sostenibilità? In queste condizioni è un discorso utopico. Bisognerebbe risolvere questa emergenza drammatica non solo per problemi di salute, ma anche a livello economico. Per le società è molto pesante. Il 16 febbraio c’è la scadenza dei pagamenti Irpef e chi non ha pagato in tempo si troverà una spesa consistente”.
La rincorsa al Bari: “Per quanto riguarda l’Avellino non vorrei essere pessimista ma, complice anche lo scenario Covid, ritengo sbagliato fare uno sforzo massimo per andare a prendere una squadra come il Bari, molto solida e che non ma mostrato segnali di cedimento. Fossi nell’Avellino mi concentrerei già da ora per arrivare nel miglior modo possibile in classifica in ottica playoff, anche sotto il punto di vista atletico e organizzativo. Mi porrei l'obiettivo di arrivare ai playoff favoriti e non da delusi e scoraggiati da una rincorsa vana. Questo discorso lo applico al Catanzaro e alle altre inseguitrici”.
Iemmello al Catanzaro: “Ha portato entusiasmo, i tifosi lo adorano, ma è un calciatore che non gioca da 6 mesi e che da un anno e mezzo non ha un rendimento a cui ci aveva abituato in passato. Da lui, quindi, mi aspetto che acquisisca la giusta condizione per portare la squadra ai playoff da favorita”.
Il Catania. fallito e in bilico: “È un film dell’orrore già visto. C’è un fallimento in corso e si cerca di trovare una soluzione nei tempi indicati per salvare il titolo sportivo e ripartire il prossimo anno. Nell’attualità economica italiana, purtroppo, ci sono casi simili sempre più frequenti”.
Infine, una riflessione sul calcio contemporaneo: “Cosa penso del calcio attuale? Noto che gli allenatori tendono a costruire un calcio propositivo e divertente. La Turris, che è una bella squadra, è un esempio. Il Foggia di Zeman? Fa lo stesso calcio da 40 anni. Quando ha i campioni li esalta, quando non li ha va in difficoltà”.