Calciomercato Avellino, cedere per comprare: il punto reparto per reparto

La rosa biancoverde va necessariamente sfoltita per operare nuovi innesti: ecco chi può partire

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Avellino.  

“Sul mercato Di Somma sa benissimo cosa fare. Ci manca davvero poco per migliorarci ancora. Non credo che ci siano tanti calciatori più forti dei nostri, specialmente in alcuni ruoli. Si tratta di crescere e Di Somma sa come intervenire”. Così, Piero Braglia, nel post-partita di Campobasso – Avellino 0-3, ha introdotto il capitolo mercato.

Mandato in archivio il 2021 con il successo al “Nuovo Romagnoli”, valso il sorpasso sulla Turris, battuta con il finale di 1-2 al “Liguori” dal Taranto, per i biancoverdi è tempo di pensare al restyling della rosa per confermarsi nei primi tre posti della classifica e tentare la rimonta sulla capolista Bari, che ha mantenuti inalterati i 9 punti di vantaggio sui lupi superando per 2-0 il Potenza al “San Nicola”.

La certezza, con gli slot dell'organico totalmente occupati, è rappresentata dal fatto che a ogni eventuale nuovo arrivo dovrà, necessariamente, corrispondere una partenza. Reparto per reparto ecco come potrebbe cambiare l'organico partendo, proprio, dall'analisi delle possibili cessioni e delle situazioni più spinose.

Portieri – Avanti tutta con Forte e Pane, da valutare la possibilità di cedere in prestito Pizzella, che sembra, però, piuttosto remota.

Difensori – Sbraga vuole andare a giocare dopo una prima parte di stagione da assoluto comprimario, con un periodo da separato in casa concluso con la prestazione convincente contro il Taranto (gol e gara super) che non gli è, però, bastata per avere ulteriori chance. Solo due presenze in campionato ed altrettante in Coppa Serie C. Stesso discorso per Mignanelli, che ha giocato prevalentemente spezzoni di gara partendo solo 4 volte titolare. Da valutare il destino di Rizzo: l'Avellino può esercitare l'opzione per il rinnovo del suo contratto in scadenza entro marzo, il classe '99 non ha mai lamentato lo scarso impiego, ma trovare continuità di utilizzo potrebbe favorirne la crescita e la valorizzazione. Il vero rebus è rappresentato da Ciancio, pronto quantomeno ad ascoltare offerte dal girone A e B per riavvicinarsi a casa, così come la scorsa estate.

Centrocampisti – Tra il 28 e il 29 dicembre si discuterà del rinnovo di D'Angelo, per cui c'è la fila in Serie B. Carriero è corteggiato da un top club del girone B: bisognerà adeguargli e prolungargli il contratto per cancellarne i mal di pancia, tutt'altro che celati, o andare avanti con l'accordo in essere sino al 2023, ma con la consapevolezza di una insoddisfazione, come detto, palese. Mastalli, gol a Campobasso a parte, non sembra rientrare nei piani di Braglia mentre De Francesco e Aloi possono andare via subito nel caso in cui trovino un'adeguata sistemazione. Viceversa resteranno a scadenza.

Attaccanti – Nessun addio tra i trequartisti, anzi, la batteria sarà rimpinguata. Per quanto riguarda le punte centrali resterà, invece, salvo colpi di scena, solo Maniero. Certe la partenze di Messina, che Braglia non ritiene pronto per la categoria; Gagliano, che farà rientro al Cagliari con il pagamento di una penale per essere mandato a giocare altrove e Plescia, blindato da un triennale e pronto al trasferimento a titolo temporaneo: il Potenza è in vantaggio sulla Vibonese, a cui il centravanti si è promesso, che non sembra in grado di coprirne il consistente ingaggio.