Avellino - Foggia 2-2, le pagelle

Maniero sugli scudi, Aloi impatto super. Silvestri esce su Curcio e buca la chiusura su Ferrante

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Avellino.  

Avellino – Foggia 2-2, le pagelle.

Avellino (3-4-3)

Forte 5: Palesemente non nella sua giornata migliore. Reattivo su una conclusione centrale di Garofalo; leggermente fuori dai pali quando Di Pasquale scaglia la sassata, potente e precisa, che s'infila sotto la traversa per il temporaneo 1-1. Da un suo rinvio corto nasce il 2-2 del Foggia. Sul diagonale di Ferrante, non irresistibile ma preciso quanto basta, non è particolarmente reattivo. Ammonito per perdita di tempo: era in diffida e non ci sarà al “Nuovo Romagnoli” contro il Campobasso.

Silvestri 5: Doma per tutta la partita Curcio, ma è proprio nel momento in cui esce sul dieci dei satanelli, al 94', che perde di vista Ferrante bucando l'impatto col pallone e spalancando la strada per la porta al centravanti dei rossoneri. Dopo il commento puerile sui social delle pagelle post Vibonese – Avellino un'altra uscita a vuoto, stavolta sul campo, che costa caro.

Dossena 6.5: Il migliore del pacchetto arretrato. Sfiora il gol con un colpo di testa nel primo tempo, mura in maniera provvidenziale Di Pasquale sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Non sbaglia nulla facendo valere la sua fisicità.

Bove 6: Semplice ed efficace. Bada al sodo. L'unico neo sulla sua prestazione è il cartellino giallo che lo costringerà a saltare la trasferta a Campobasso (43’ st Scogmaniglio sv: Entra per il serrate le fila finali, non ha colpe nella dinamica che porta al 2-2 del Foggia).

Ciancio 6.5: Perfetto il cross per la testa di Maniero, che firma l'1-0. Generoso, nel finale in preda ai crampi, protesta in maniera vibrante per il tocco di braccio con cui Curcio addomestica il pallone mandando in porta Ferrante per il definitivo 2-2.

Matera 6.5: Lotta su ogni pallone, si fa apprezzare per la sua voglia di non tirare mai il piede indietro (25’ st Aloi 7: Un vero professionista. Con ogni probabilità andrà via a gennaio, di certo non gli verrà rinnovato il contratto, ma si lascia tutto alle spalle entrando benissimo in partita. Con un tiro a volo sfiora il palo, poi va vicinissimo al pari con un colpo di testa a botta sicura che Volpe gli prolunga sulla traversa e poco dopo segna, di testa, ma il gioco è fermo per una carica di Maniero sull'estremo difensore dei dauni).

D'Angelo 5.5: Non è in giornata. Non riesce a entrare nel vivo della manovra, a inserirsi, e perde un numero di palloni decisamente alto rispetto ai suoi abituali standard.

Mignanelli 5: Braglia lo manda in campo per la sua maggior attitudine difensiva rispetto a Tito, in modo da contrastare le sortite dei cursori di fascia foggiani. Pennella un paio di corner al centro dell'area di rigore, ma si perde in un bicchier d'acqua su palloni banali. Prima ne lascia rimbalzare uno permettendo a Garofalo di arrivare al tiro, poco dopo centra Matera innescando l'azione che permette al Foggia di pattare i conti per la prima volta nella partita con Di Pasquale (18’ st Tito 6: Fa il suo, come sempre).

Kanoute 5: Ben imbrigliato, da uno suo stop sbagliato il Foggia vola a pareggiare. Un passaggio a vuoto può capitare a chiunque, pure a lui che finora è stato un autentico trascinatore (25’ st Micovschi 6: Sta tornando quello di una volta. Punta l'uomo con più frequenza e costanza. Può essere l'arma in più nel girone di ritorno).

Maniero 7.5: Non si è dimenticato come si fa gol: gran colpo di testa, destro secco dal limite dell'area di rigore dopo aver accarezzato il sapore della rete con un'altra botta da distanza siderale. Una doppietta d'autore (43’ st Gagliano sv: Dentro mentre i giochi sono pressoché fatti).

Di Gaudio 6: Si vede a sprazzi, ma da una sua percussione centrale scaturisce il fallo di Sciacca che si traduce nella punizione dal limite dell'area di rigore sparata in rete da Maneiro.

Braglia 6: Opta per il 3-4-3 per non lasciare respiro al Foggia. I pugliesi sono bravi a trovare fonti e soluzioni di gioco seppur non riuscendo a esprimersi come vorrebbe per tutto l'arco della gara. I cambi lo premiano, nel finale la doccia gelata. Il calcio è anche questo, oltre le letture tattiche e la scelta degli uomini.

Foggia (4-3-3): Volpe 6.5; Garattoni 6 (25’ st Martino 6), Sciacca 6, Di Pasquale 6.5, Nicoletti 6; Garofalo 6, Maselli 6 (11’ st Rocca 6), Gallo 6 (25’ st Petermann 6); Merkaj 6.5 (11’ st Tuzzo 6), Ferrante 7, Curcio 6. All.: Zeman 6.

Arbitro: Longo della sezione di Paola 5.5. Assistenti: De Angelis e Valente della sezione di Roma 2 6 e 6.