Turris – Avellino sarà il piatto forte della sedicesima giornata del girone C di Serie C, senza ombra di dubbio, per i rispettivi andamenti ed ambizioni, e per distacco tenendo conto di come le due squadre arrivano alla partita in programma domenica prossima, con calcio d'inizio alle 14,30, allo stadio “Liguori”. I corallini stanno volando. Ieri, alla Nuovarredo Arena di Francavilla Fontana, hanno dimostrato di essere una squadra sempre più consapevole della propria forza e, soprattutto, della propria identità non snaturandola neppure dopo essere passati in svantaggio per effetto di un calcio di rigore trasformato da Maiorino e concesso per un contatto al limite dell'area di rigore tra Tchetoua ed Esempio. Calma e sangue freddo, niente frenesie, palla a terra; due, tre tocchi e dritti in porta come in occasione del pareggio firmato da Santaniello su assist di Varutti. E quando non segna Giannone, comunque decisivo per dare il là all'azione; quando non va a bersaglio Leonetti, quando non c'è Longo, ecco Pavone a timbrare il cartellino per il colpaccio. Terza in solitaria in classifica, la Turris affronterà un Avellino travolto dalle polemiche dopo il pari casalingo con il Picerno, avanti grazie a un errore di Tito, che ha propiziato la marcatura di De Cristofaro e riacciuffato da Maniero, su calcio di rigore nella ripersa. Ripresa in cui i biancoverdi non hanno saputo approfittare dell'uomo in più per quasi tutta il secondo tempo dimostrando una scarsa lucidità a fare da contraltare a quella palesata dai prossimi dirimpettai. Sulla carta, la squadra allenata da Bruno Caneo, per anni vice di Gasperini e legatissimo al 3-4-3 come sistema di gioco, fa tremare i polsi, ma occhio agli spazi che inevitabilmente concede agli avversari facendo la partita che, se sfruttati con intelligenza, possono rivelarsi determinanti.
Turris, l'Atalanta della Serie C pronta al match di cartello con l'Avellino
I corallini, terzi in solitaria, giocano un gran calcio e hanno una precisa identità tecnico-tattica
Avellino.