Squadra che vince non si cambia, ma, soprattutto, mentalità acquisita non va dispersa, se così si può dire. Anzi. L'attitudine a prevalere sugli avversari, con ogni mezzo, infischiandosene di essere belli o brutti, va nutrita ancora con un'altra prova da vero gruppo, sempre più compatto e solido. Al suo interno e, di conseguenza, sul rettangolo di gioco.
C'è poco da fare: la miglior medicina che esista nel calcio, per squadra ed ambiente, sono le vittorie. E proprio i successi hanno curato e rimesso in piedi un Avellino che si presenta alla vigilia della gara casalinga con il Picerno (ore 17,30), valida per la quindicesima giornata del girone C di Serie C, con il petto gonfio di entusiasmo e ottimismo; con la consapevolezza di non dover scivolare sulla buccia di banana di pensare che tutto sarà facile, ma pure della sua forza, superiore, sulla carata, a quella dei prossimi dirimpettai.
L'assalto alla terza vittoria consecutiva e all'ottavo risultato utile di fila sarà lanciato facendo leva sulle certezze. Sul fronte formazione con Ciancio ancora ai box e Carriero appena rientrato, che si accomoderà in panchina, si va verso la conferma in blocco dell'undici iniziale opposto domenica scorsa all'ACR Messina. Avanti tutta con il 4-2-3-1 con Forte in porta; Rizzo, Dossena, Silvestri e Tito in difesa; Matera e D'Angelo a centrocampo; Micovschi, Kanoute e Di Gaudio alle spalle dell'unica punta Maniero. Aloi e De Francesco, al posto di Matera, le uniche vere, possibili, sorprese di Braglia dal primo minuto.
La probabile formazione.
Avellino (4-2-3-1): Forte; Rizzo, Dossena, Silvestri, Tito; Matera, D'Angelo; Micovschi, Kanoute, Di Gaudio; Maniero. A disp.: Pane, Pizzella, Bove, Sbraga, Mignanelli, Aloi, Carriero, De Francesco, Mastalli, Gagliano, Messina, Plescia. All.: Braglia.