Abbondanza a centrocampo. L'Avellino corre verso la sfida col Picerno in programma sabato, alle 17,30, al “Partenio-Lombardi”, con l'infermeria pressoché vuota, fatta eccezione per Ciancio, rimasto vittima di un risentimento muscolare a un flessore nel corso della rifinitura prima della sfida in trasferta a Messina. Il definitivo passaggio al 4-2-3-1 ha creato l'effetto di una sovrabbondanza di interni in mediana, che andrà affrontata nel corso del mercato di gennaio quando non si escludono partenze eccellenti. Sino ad allora sarà sana e spietata concorrenza per contendersi una delle due maglie da titolare per agire alle spalle dei trequartisti. A rendere ancor più accesa la "battaglia" per scendere in campo dall'inizio c'è la difficoltà anche solo di pensare di rinunciare a D'Angelo, recuperato a tempi di record e tornato subito sul pezzo così come aveva lasciato prima dell'infortunio a poche ore dalla partita al “Degli Ulivi” con la Fidelis Andria. Tirando le somme, sino alla scorsa partita c'erano, dunque, Aloi, De Francesco, Matera e Mastalli a giocarsi un posto. Una bagarre a cui, dalla prossima gara, si aggiungerà pure il recuperato Carriero. Cinque opzioni, una sola scelta. Sempre benedetta sia la chance per un allenatore di avere un ventaglio di soluzioni il più ampio possibile, ma occhio anche alla gestione dell'umore dei singoli, di chi resterà fuori. Ai calciatori il compito di dimostrarsi gruppo mettendo davanti a tutto il bene della squadra, a Braglia quello di tenere tutti sul pezzo tutti e far sentire ciascuno importanti, a prescindere dalla coppia su cui punterà.
Avellino, gli effetti collaterali del 4-2-3-1: in 5 per una maglia a centrocampo
A gennaio possibili cessioni eccellenti in mediana per i gestire il numero di posti che si è ridotto
Avellino.