Laezza: "Auguro la B all'Avellino, ecco perché in estate ho scelto la Reggiana"

L'ex difensore e capitano dei biancoverdi a 696 TV ha parlato anche del suo nuovo serio infortunio

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Avellino.  

Nel corso di 0825, in onda ogni domenica alle 21 su 696 TV OttoChannel (clicca qui per vedere l'ultima puntata), è intervenuto in collegamento Skype l'ex difensore e capitano dell'U.S. Avellino, ora alla Reggiana, Giuliano Laezza: “Credo che l'Avellino abbia tutte le possibilità per andare a riprendere il Bari in classifica. Il campionato è molto lungo e molto difficile. Siamo appena all'inizio e ci sta che con un gruppo anche abbastanza nuovo la partenza sia stata a rilento. Ora, però, l'Avellino sta facendo grandi cose e se la possono giocare fino alla fine”.

La sfortuna continua a perseguitare Laezza, che dopo aver lavorato duramente per mettersi alle spalle la rottura del legamento crociato del ginocchio destro, rientrando nel finale dello scorso campionato e iniziando da protagonista quella attuale, in allenamento si è rotto quello del ginocchio sinistro: “Ci vorranno cinque, sei mesi per mettermi alle spalle questo infortunio. Purtroppo, la rottura del legamento crociato non lascia spazio a tempi inferiori a questi per tornare in campo. La dedica di Rozzio, che ha mostrato la mia maglia dopo l'infortunio, l'ho apprezzata davvero tanto. Mi ha fatto molto piacere. Questo è il periodo più brutto, quello che precede l'intervento chirurgico, perché non hai nemmeno la possibilità di concentrarti sull'inizio del percorso di recupero. Psicologicamente è molto difficile. Fa male vedere i compagni che giocano, ma allo stesso tempo vedere una squadra così compatta, anche nel gesto a me rivolto è veramente un'emozione grande. Spero presto di fare l'intervento in modo di avere una tabella di marcia da seguire su cui convogliare la mia attenzione. È dura far parte di una squadra importante e perdersi partite che valgono tanto per provare a tagliare un traguardo importante”.

Il suo addio, la scorsa estate, scatenò reazioni contrastanti tra i tifosi: “Ho letto cose sui social, quando sono andato via, che mi hanno fatto male, ma sono stati anche tanti i tifosi e le persone che hanno capito la mia scelta. Ho avuto l'opportunità di andare in una squadra importante, che punta a vincere, di avere una continuità contrattuale. Oltre a questo, mister Diana, che mi ha aveva già avuto alla Sicula Leonzio mi ha voluto fortemente. Mi stimolava, poi, l'opportunità di cambiare girone e di poter mettere le basi anche per un progetto di vita diverso. È andata come è andata, ma ho scelto la Reggiana principalmente per provare un'esperienza diversa”.

Il girone C di Serie C visto da chi ora milita in quello B: “La Juve Stabia e la Turris hanno organici importanti. Nel girone C l'ultima in classifica può vincere con la prima e non è retorica. Ci sono campi difficili, stadi importanti, in cui si sente la pressione. Quest'anno il campionato è molto più equilibrato, non c'è una squadra ammazzacampionato come lo è stata la Ternana, che lo scorso anno ha fatto un campionato a parte”.

Laezza era tra i tanti calciatori in scadenza di contratto, nella rosa biancoverde, prima di accettare l'offerta della Reggiana: “I rinnovi? Sono valutazioni della proprietà, del direttore sportivo e dell'allenatore. Non entro nel merito di queste scelte, ma è chiaro che per un calciatore dà più serenità non giocare con il contratto a scadenza. Mi sento con tanti vecchi compagni: Maniero, Tito, Pane, Santaniello, D'Angelo, ce ne sono veramente tanti”.

In conclusione, un rimpianto e un augurio: “Mancare la promozione in Serie B mi è dispiaciuto tanto. Ci abbiamo creduto fino alla fine e lo dimostrano le lacrime dei compagni. Ci tenevamo tutti a regalare una gioia importante, spero che quest'anno l'Avellino ce la faccia vincendo il campionato o attraverso i playoff. Un grande in bocca al lupo a tutti”.