Dai tre ai cinque cambi rispetto all'undici iniziale opposto domenica scorsa, a Viterbo, al Monterosi Tuscia. Dopo aver toccato il punto più basso della gestione biennale targata Braglia, l'Avellino varierà buona parte dei suoi interpreti in vista della gara casalinga con la Virtus Francavilla, in programma domani, alle 17,30, al “Partenio-Lombardi”, valida per l'ottava giornata del girone C di Serie C. Una rivoluzione necessaria per provare a invertire la rotta, preannunciata con un eloquente "devo rivoltare la squadra come un calzino", dallo stesso tecnico nel post-partita allo stadio “Rocchi”. Si va verso il passaggio al 4-3-3. La prima esclusione eccellente potrebbe arrivare in difesa con Bove preferito a Dossena come partner del rientrante Silvestri nel cuore del pacchetto arretrato. A completare la linea davanti a Forte, nelle vesti di terzino destro e sinistro, Ciancio e Tito. A centrocampo De Francesco e Matera scalpitano e ad accomodarsi in panchina sarebbero Aloi e D'Angelo, ma è più verosimile che sia solo quest'ultimo a non scendere in campo con De Francesco in cabina di regia e Aloi a fungere da mezzala. In attacco è certo il rientro di Di Gaudio dal primo minuto, al posto dell'infortunato Kanoute, e la conferma di Micovschi. I due agiranno, a piedi invertiti (Di Gaudio a sinistra, Micovschi a destra) ai lati dell'unica punta: rispetto a quanto inizialmente trapelato dovrebbe essere confermata la fiducia in Maniero, sterile in fase realizzativa, ma generoso nel lavoro per la squadra. Plescia e Gagliano sono comunque pronti a giocare qualora si optasse per un completo ribaltone delle gerarchie.
Avellino, da tre a cinque cambi: ecco il "calzino rivoltato" dopo il Monterosi
Novità in tutti i reparti dopo l'imbarazzante prestazione con annessa sconfitta a Viterbo
Avellino.