Avellino – Potenza è già iniziata. Niente convocati né da una parte, né dall'altra alla vigilia dalla gara valida per la quinta giornata del girone C di Serie C. Una partita a scacchi, psicologica, per non concedere agli avversari nemmeno di sapere chi è o meno a disposizione con la possibilità di contare solo sulle dichiarazioni rese da Braglia e Gallo, in conferenza stampa, per capire chi potrebbe esserci o non esserci. Oltre la pre-tattica, non dovrebbero, però, essere sostanziali i dubbi per quanto riguarda l'undici iniziale che i biancoverdi sveleranno sul manto verde del “Partenio-Lombardi”. Con il rientro di Carriero da un turno di squalifica è verosimile che sarà Bove ad accomodarsi in panchina, con il conseguente passaggio al 4-3-2-1. La linea difensiva, salvo inserimento a sorpresa di Mignanelli al posto di Tito, sarà ampiamente riproposta con Ciancio, Dossena, Silvestri e, per l'appunto, Tito. A centrocampo dopo gli onori è il momento degli oneri per i senatori, chiamati a caricarsi sulle spalle il peso delle pressioni della piazza, desiderosa di festeggiare la prima vittoria stagionale: Carriero, Aloi e D'Angelo sono in rampa di lancio. In attacco, a proposito di oneri, Maniero deve sfatare il tabù del gol su azione dell'intero reparto avanzato: il gol su azione manca dal 3 marzo 2021 (Catanzaro – Avellino 0-1), dopo aver dimostrato generosità e offerto sponde ai compagni, ma senza pungere anche a Monopoli. Se poi i gol dovessero arrivare dai piedi o finanche dalla testa di Kanoute o Di Gaudio nessuno starebbe lì a fare lo schizzionoso. Vincere in ogni modo e a ogni costo, adesso è davvero l'unica cosa che conta.
La probabile formazione.
Avellino (4-3-2-1): Forte; Ciancio, Dossena, Silvestri, Tito; Carriero, Aloi, D'Angelo; Kanoute, Di Gaudio; Maniero. A disp.: Pane, Rizzo, Bove, Sbraga, Scognamiglio, Mignanelli, De Francesco, Matera, Mastalli, Gagliano, Messina, Plescia. All.: Braglia.