Tecnicamente non si discute, ma a Monopoli dovrà provare a essere il calciatore manifesto di un atteggiamento condiviso dall'Avellino: meno fioretto e più sciabola mettendo in campo quella sana cattiveria e ferocia agonistica che nella scorsa stagione ha rappresentato il marchio di fabbrica di una squadra tosta e vincente, che ha fermato la sua corsa verso la Serie B solo in semifinale playoff. Al “Veneziani”, lunedì, alle 21, scoccherà l'ora di Mastalli, al posto dello squalificato Carriero, e dovrà suonare la sveglia per l'Avellino. In arrivo una serata già decisiva per evitare che i venti di polemica, che si stanno abbattendo sul progetto biancoverde, si tramutino in bufera autentica col rischio di portarsi dietro le prime potenziali vittime di un percorso roseo, nelle intenzioni, ma che si sta rivelando lastricato di difficoltà. Alta tensione da tramutare in voglia di riscatto; di dimostrare che la qualità, che tutti riconoscono ai singoli, non resti una forza astratta, inespressa. In attesa del recupero di Micovschi, toccherà a Kanoute, Di Gaudio e Maniero rompere l'incantesimo di un attacco sterile, numeri alla mano, ma che per la categoria può e deve rappresentare una garanzia. La teoria deve lasciare il posto alla pratica, l'Avellino è chiamato a scoprire e svelare la sua identità per scongiurare il rischio di ritrovarsi appiccicata addosso l'etichetta, sgradevole, di una mera collezione di figurine.
Avellino e Mastalli, un destino condiviso nella serata spartiacque a Monopoli
Al "Veneziani" scoccherà l'ora di una sfida determinante. Ecco il tridente per l'assalto ai pugliesi
Avellino.