Braglia: "Dobbiamo dimostrare di essere bravi, non pensare di esserlo"

Verso Avellino - Latina, da Dossena a Plescia, mettendosi in discussione: il tecnico a tutto campo

braglia dobbiamo dimostrare di essere bravi non pensare di esserlo
Avellino.  

Caccia al primo successo stagionale in campionato. Domenica prossima, alle 20,30, al “Partenio-Lombardi”, contro il Latina, l'Avellino andrà all'assalto di 3 punti importanti per il morale e la classifica dopo due pareggi consecutivi, non di meno per smorzare, tempestivamente, i primi malumori di una parte della piazza, direttamente proporzionali alle ambizioni con cui la società irpina si è presentata ai nastri di partenza del girone C di Serie C 2021/2022.

A presentare il match con i pontini ci ha pensato questa mattina, in conferenza stampa, il tecnico dei biancoverdi, Piero Braglia: “I tifosi si aspettano di vincere? Anche io, che discorsi sono. E non lo dico per chi abbiamo di fronte, il Latina, che, nonostante arrivi dalla Serie D, da ripescata, è una squadra rognosa. Mi aspetto dei progressi. Ripartiamo dai 40 minuti fatti bene a Castellammare di Stabia. L'auspicio è che anche qualche episodio inizi a girare a nostro favore. A fine partita, chi era al “Menti” ci ha applaudito. Abbiamo dei ragazzi da inserire, che stanno lavorando, bisogna avere pazienza. Delle critiche mi interessa poco, fanno parte del gioco e vado per la mia strada. Credo nel gruppo e nei miei ragazzi, siamo forti, se avrò tempo e modo di tirare fuori il massimo da questo gruppo vedremo chi avrà ragione”.

Di Gaudio è già un esempio: “Come Falletti? In termini di qualità assolute sì, anche se Di Gaudio non è un trequartista, parte da sinistra per rientrare sul destro. Ha tecnica, qualità, velocità, non lo scopro certo io. Già a Castellammare di Stabia ha dimostrato il suo valori, ci ha dato una mano per un'ora pur essendosi allenato due mesi solo con un preparatore- L'ho ringraziato per la sua grande disponibilità. Sarà un valore aggiunto. Lo abbiamo preso per questo”.

Aloi è squalificato: “Salvatore deve alzare il livello ritornando quello della scorsa stagione. Abbiamo giocatori adeguati che possono sostituirlo a dovere, i vari De Francesco, Mastalli, Matera. C'è chi, per caratteristiche, può prendere il suo posto”.

Lo stato di forma del collettivo: “Siamo al 60 per cento e non è poco, dopo due giornate, essere già in questo stato. Sono convinto che il gruppo possa fare il campionato che tutti si aspettano. Ripeto, c'è bisogno di un attimo di calma e tempo affinché tutti entrino in forma piena”.

Il ruolo di Mastalli: “Alessandro è una mezzala. Ha tiro, corsa, qualità. Ci darà una grande mano nel corso del campionato. Ha bisogno di tempo per inserirsi”.

Dossena, croce e delizia: “Ha fatto una grande prova a Castellammare di Stabia, è cresciuto in maniera strepitosa dall'anno scorso, ma non deve cadere in quella che è la sufficienza. Deve evitare di fare cazzate, per dircelo francamente e senza girarci troppo intorno. E non è il solo. Ho la sensazione che ci si senta troppo bravi, alle volte, e gli eccessi di sicurezza sono pericolosi. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, ma dobbiamo fare le cose che sappiamo e con qualità, evitando errori grossolani o per eccesso di confidenza. Dobbiamo essere anche più determinati in di rigore. Non esiste un problema del gol, le occasioni le creiamo, ma serve quel pizzico di cinismo e cattiveria in più per buttarla dentro”.

Plescia: “Non ho mai discusso con lui. Gli ho solo ricordato che quando si esce si passa dalla panchina e si salutano i compagni. Per me è finita lì. Non voglio far casino con nessuno, Vincenzo non è un maleducato, è un bravissimo ragazzo, rispettoso, che ha fatto un errore, ma è tutto finito lì”.

Avanti tutta con il tridente: “Ci può stare anche con il Latina. Basta non lasciare soli gli interpreti, accompagnarli e appoggiarli”.

Primo mini-bilancio: “L'Avellino è in continua crescita. Le critiche, se sono costruttive, le ascolto sempre, non sono un presuntuoso checché se ne dica. Io credo in questa squadra, l'ho detto e lo ripeto. Con gli inserimenti di Micovschi e Di Gaudio possiamo giocare in un determinato modo, bene, l'unica cosa che al momento rimprovero ai ragazzi è che non siamo determinati e cattivi come la scorsa stagione. Dobbiamo ritrovarci per vincere. Bisogna volerle di più le cose. L'anno scorso abbiamo vinto le partite con dei rinvii, senza creare palle gol, quest'anno abbiamo creato 10 palle gol in due partite, senza vincere. Dalla quinta, sesta giornata in poi si potrà vedere il vero Avellino”.

Scognamiglio: “Sta abbastanza bene, ieri lo abbiamo preservato un attimino. Stando fermo, uno con la sua struttura, ha bisogno di tempo per rientrare. Non vogliamo rischiare di bruciare le tappe e perderlo per altri 15 giorni”.

Il sano dualismo tra Tito e Mignanelli: “Sono due ottimi elementi, è una fortuna qui, si alternano bene. Hanno qualità diverse. Tito è più adatto a giocare in casa, ha più qualità nel mettere i cross e in fase offensiva. Mignanelli ha un dinamismo superiore”.

Il Latina: “Guai a sottovalutarli. Sono una squadra che corre, che ha giovani di qualità. Hanno fame ed entusiasmo. A Palermo meritavano di fargli almeno 2 gol, poi sono rimasti in 10 e hanno perso. Sono tosti, menano, bisogna fare attenzione. Se andremo in campo con la presunzione di essere una grande squadra avremo difficoltà”.