Legni e doccia gelata, ma l'Avellino evita la beffa: 1-1 col Campobasso

Biancoverdi sfortunati e sotto con un gol di Di Francesco. D'Angelo glaciale dal dischetto

legni e doccia gelata ma l avellino evita la beffa 1 1 col campobasso
Avellino.  

Brivido e beffa evitata. L'Avellino inizia con un pareggio il suo campionato: 1-1 al “Partenio-Lombardi” contro il neo-promosso Campobasso. La cronaca. Riaprono le porte ai tifosi per una gara ufficiale. Oltre 3000 i tifosi irpini sugli spalti, poco più di 150 supporter ospiti, tutti rigorosamente muniti di green pass. Quasi sold-out l'impianto sportivo irpino con la capienza ridotta a 3300 posti in ossequio alle limitazioni imposte dalla normativa anti Covid-19.

Fuori gli squalificati Aloi, Dossena e Maniero. Braglia sceglie il 3-4-2-1 come modulo di partenza. La sorpresa è rappresentata da Bove, tra gli ultimi acquisti in ordine cronologico, immediatamente titolare nel cuore della difesa. Mignanelli vince il ballottaggio con Tito sulla corsia mancina. In mezzo al campo fuori sia De Francesco, sia Matera. Cudini opta per il rodato 4-3-3, Rosetti, da Mirabella Eclano, viene preferito a Parigi con punta. Gli ospiti partono bene. All'8' conclusione centrale improvvisa di Emmausso, ma Forte non si fa sorprendere. Cinque giri di lancette più tardi primo squillo dei lupi irpini. Botta violenta e repentina di Kanoute, Raccichini abbassa la saracinesca con un tuffo felino. Poco dopo ci prova pure Carriero, che va col sinistro a giro: sul fondo. Bove raggiunge Dalmazzi sul taccuino dei cattivi, con un'ammonizione che inizia a condizionarlo. L'equilibrio regna sovrano. Alla mezz'ora spinge Mignanelli, Ciancio ci prova di prima intenzione, ma non inquadra la porta. Rinfrancati dai pochi pericoli corsi, i lupi in trasferta provano a piazzare la zampata vincente con Liguori, ma Forte fa sua la conclusione mancina della mezzala destra. L'occasione migliore arriva sul finire della prima frazione di gioco. Kanoute quasi butta giù la porta con una mazzata che fa vibrare la traversa a Racicchini battuto. Si va al riposo sullo 0-0.

Si riparte con Scognamiglio al posto di Bove. Al 50' Carriero anticipa Dalmazzi in area e viene toccato sul piede destro, perdendo l'equilibrio. Per l'arbitro Caldera della sezione di Como è tutto regolare, ma i replay no sembrano lasciare spazi a dubbi nel senso opposto. La ripresa è vivace. Al 55' incredibile doppio palo dell'Avellino, Mignanelli becca il primo con una rasoiata, Plescia prova a ribadire in rete ma maledice, pure lui, il montante. Tito e De Francesco per Mignanelli e Mastalli, inizia la girandola delle sostituzioni. Al 70' la doccia gelata per i locali. Scognamiglio è fuori, Liguori fa filtrare centralmente per Di Francesco che ha tutto il tempo di ricevere, prendere la mira e incrociare il diagonale destro dal limite dell'area di rigore battendo Forte. Dentro Micovschi per Scognamiglio e Gagliano per Plescia. Lupi col 4-2-3-1, a trazione offensiva. Intraprendenza premiata. Al 77' rigore per l'Avellino: Kanoute prende la linea di fondo, in scivolata Bontà prende il pallone, ma l'arbitro indica il dischetto. Magistrale realizzazione, sotto l'incrocio, di D'Angelo. Raccichini intuisce l'angolo ma non basta. Gagliano spara alto all'84', Micovschi sporca di testa sul fondo. Ultimi brividi Finisce così: 1-1. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

Il tabellino.

Avellino – Campobasso 1-1

Marcatori: st 25' Di Francesco, 33' D'Angelo (rig.).

Avellino (3-4-2-1): Forte; Silvestri, Sbraga, Bove (1' st Scognamiglio; 26' st Micovschi); Ciancio, Mastalli (10' st De Francesco), D’Angelo, Mignanelli (10' st Tito); Carriero, Kanoute; Plescia (26' st Gagliano). A disp.: Pane, Pizzella, Matera, Rizzo, Messina. All.: Braglia.

Campobasso (4-3-3): Raccichini; Fabriani, Menna, Dalmazzi, Vanzan; Bontà (48' st Nacci), Giunta (18' st  Tenkorang), Candellori; Liguori (29' st Vitali), Rossetti (29' st Parigi), Emmausso (18' st Di Francesco). A disp.: Zamarion, Magri, Sbardella, Pace, Martino, Ciocca, De Biase. All. Cudini.

Arbitro: Caldera della sezione di Como. Assistenti: Catani della sezione di Fermo e Zezza della sezione di Ostia Lido. Quarto ufficiale: Pirrotta della sezione di Barcellona Pozzo di Gotto.

Note: Ammoniti: Menna, Bove e Bontà per gioco falloso; Vitali per simulazione. Angoli: 2-3. Recupero: pt 1', st 5'. Note: Spettatori: 3200 circa (di cui 150 ospiti). Incasso non comunicato.