La prima antivigilia del campionato è ormai alle porte ed è di nuovo il momento di tornare a parlare di campo, con l'immancabile toto-formazione. Il calciomercato si appresta a lasciare il posto alle partite e l'Avellino, in attesa di piazzare l'ultimo colpo in attacco, ha fatto le prove generali dell'undici iniziale che opporrà domenica prossima al neo-promosso Campobasso già in occasione dell'amichevole di quattro giorni fa con il Sorrento. Bisognerà, innanzitutto, fare a meno degli squalificati Dossena, Aloi e Maniero, tre tessere tutt'altro che secondarie per andare a comporre il primo mosaico biancoverde formato 2021/2022. E, allora, Braglia potrebbe aver provato, proprio contro la squadra allenata da Renato Cioffi, l'Avellino che scenderà in campo al “Partenio-Lombardi” al cospetto dei molisani allenati dall'ex Mirko Cudini. In quello starting eleven non figuravano, infatti, gli assenti forzati, oltre a Scognamiglio, acciaccato e in ballottaggio con Sbraga per una maglia da titolare.
Modulo 4-3-2-1 in attesa di portare Micovschi in pari con la condizione rispetto ai compagni di squadra. Gli interpreti? Forte tra i pali, fasce affidate a Ciancio e Tito, che dovrebbe essere preferito a Mignanelli nonostante il rinnovo del contratto sembri lungi dal concretizzarsi a fronte di un'offerta al di sotto delle aspettative; Luigi Silvestri con uno, come detto, tra Sbraga e Scognamiglio al centro. In mediana, Mastalli e D'Angelo dovrebbero agire ai lati di Matera, in vantaggio su De Francesco, dentro dal fischio d'avvio contro il Sorrento, ma in uscita, nonostante non ci siano ancora offerte sul piatto. Carriero, chiamato a sfruttare la sua botta dalla distanza, con Kanouté, a supporto dell'unica punta Plescia. La probabile formazione è fatta, al netto di eventuali acciacchi e infortuni tenuti celati grazie all'ausilio delle porte chiuse a cui Braglia non rinuncerà, stavolta per scelta, a prescindere dalla situazione pandemica, così come nella scorsa stagione e accaduto oggi (test infrasettimanale blindato e segreto).