Alessio Curcio vuole l'Avellino, ma ha un contratto col Foggia da rispettare e Zeman non vorrebbe privarsene. Non è affatto conclusa la trattativa per il trequartista beneventano, abile ad agire anche da seconda punta, tra i grandi protagonisti della scorsa stagione nel girone C di Serie C: 14 gol in 33 partite tra campionato e playoff. Sfumata la possibilità di inserire Gabriele Bernardotto nella trattativa, per volontà del club pugliese a dispetto del forte gradimento dell'attaccante, che lunedì si trasferirà in prestito al Gubbio, il club biancoverde ha presentato una nuova offerta. C'è l'intesa col calciatore, ma la società rossonera ha risposto ancora picche, nonostante il pressing dello stesso Curcio per essere liberato. Non sembrano, dunque, esserci i presupposti per un rinnovo e il contratto, che scadrà il 30 giugno 2022 potrebbe fare la differenza, ma alla lunga dato che il Foggia dovrebbe prima reperire un sostituto ritenuto all'altezza e tutte le parti restano, per il momento, ferme sulle rispettive posizioni. Si vedrà.
Intanto, da capire se come pista alternativa o in aggiunta a quella che conduce a Curcio, torna d'attualità un vecchio pallino: Davide Luppi. Stesso agente di Simone Ganz, rientrato all'Ascoli dopo il prestito al Mantova e sondato dalla dirigenza irpina, Luppi è in uscita dal Modena, fa gola a due, tre club di Lega Pro e tra questi potrebbe esserci anche l'Avellino. Reduce da un prestito al Legnago, l'attaccante, più a suo agio un un tridente che in un tandem offensivo, fu vicino nel gennaio del 2019, ai tempi della Serie D, ma alla fine preferì accasarsi al Modena: si vociferò che sulla sua decisione avesse inciso la preferenza di giocare al nord. Continua, infine, il duello con Pescara e Cosenza per Micovschi. L'Avellino punta sugli ottimi rapporti tra il presidente D'Agostino e Preziosi, ma anche sulla parola del calciatore, in merito all'unica destinazione che accetterebbe in Serie C, per spuntarla a margine di una telenovela che si protrae, ormai, da un mese.