Caso Avellino - Bari, ecco le sanzioni del Tribunale Federale Nazionale

Lo scorso 10 aprile un numero superiore di persone, rispetto al consentito, entrò al Partenio

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Avellino.  

Caso Avellino – Bari, arriva il verdetto del TFN dopo l'apertura dell'indagine in seguito al match dello scorso 10 aprile a causa della presenza di un numero superiore di persone, rispetto al consentito, allo stadio "Partenio-Lombardi". Sanzionati con un'ammenda di 500 euro l'amministratore unico e legale rappresentante dell'U.S. Avellino, Paola Luciano; con una multa di 1.250 euro il dirigente tesserato biancoverde Marciano D'Avino oltre al club irpino, sanzionato con 1.500 euro.

La decisione è stata presa perché: “non è stato evitato che si superasse la soglia dei 130 partecipanti (142 in totale) previsti dal protocollo federale all’interno della c.d. “zona 1”; nonché per aver consentito e, comunque, non impedito che durante la medesima partita fossero presenti circa 300 persone di cui 95 dichiarate tra: 6 soggetti della delegazione dell’U.S. Avellino, 4 della delegazione del Bari, 4 del servizio sanitario, 4 del servizio di pulizie, 3 DGE e steward, 2 addetti alla sicurezza, 18 del personale di servizio, 2 operatori LED, 30 giornalisti, 12 soggetti della produzione TV (a fronte dei 10 consentiti da protocollo in zona 2), 10 licenziatari TV, nonché un altro folto numero di partecipanti, non dichiarati negli elenchi forniti relativi al numero dei soggetti ammessi allo stadio, che sono facilmente riscontrabili attraverso il repertorio fotografico, video ed articoli di stampa relativi alla competizione, superando la soglia dei 105 soggetti previsti dal protocollo federale all’interno della c.d. “zona 2”, con ciò mettendo a rischio la salute di tutti coloro i quali erano collocati nella predetta area esponendoli al rischio di contagio da Covid-19".