"Siamo orgogliosi di dove siamo, per la maglia. Le feste dell'altro giorno ti lasciano capire dove siamo, anche se lo sapevamo già". Ecco il commento di Piero Braglia, al termine di Südtirol-Avellino 1-0, ai microfoni di "Focus Serie C - 0825" sul canale 696 TV OttoChannel, intervistato da Marco Festa a Bolzano: "È un regalo per loro, abbiamo sofferto per i tifosi. L'espulsione di Aloi? Meglio non parlare. Senti che il quarto uomo ti indirizza Aloi in continuazione, come la panchina degli avversari. L'arbitro te lo butta fuori alla fine. C'era anche un pestone di Vinetot. Avevamo avuto questo arbitro con il Teramo: un rigore non visto. Meno male che oggi ha fischiato il rigore al 96'. Non mi piace come l'ha condotta".
La prova di squadra: "Bisogna fare i complimenti ai ragazzi. Hanno giocato con ordine. Non era facile, inizia a pesare tutto. Fai queste partite e dopo 20 minuti ti buttano fuori un ragazzo. Aloi doveva fare meglio, ma gli arbitri devono ragionare. Ci giochiamo un anno. Penso che si potesse gestire meglio. Poi se Aloi continua, ci sta il secondo giallo, ma toccava anche a Vinetot. Rizzo? A volte si incarta, può esprimersi ancora meglio, ma bisogna fargli i complimenti".
L'Avellino non tornerà in Irpinia: "Rimaniamo su per la comodità verso Padova. Ci alleniamo, qui c'è una palestra, una piscina. I ragazzi ci stanno volentieri e abbiamo tempo per recupare. Sabato andremo a Padova ed è opportuno evitare un altro viaggio. Per venire qui abbiamo trascorso cinque ore: prima Roma-Verona e possiamo saliti fin qui. Siamo alla quarta gara. Bisogna tutelarli e recuperare bene. Che i tifosi siano felici. Ci meritiamo di recuperare per giocarci le carte a Padova. Che loro siano favoriti è chiaro per uomini, rosa. Dovremo fare la nostra gara".