Tre risultati a disposizione per brindare alla semifinale playoff. Domani, alle 17,30, al “Druso” di Bolzano, contro il Südtirol, l'Avellino vuole far festa. Si ripartirà dal prezioso 2-0 maturato domenica scorsa, al “Partenio-Lombardi”, nella gara di andata del secondo turno della fase nazionale degli spareggi promozione. I gol di Tito e Santaniello rappresentano un tesoro da custodire, una mezza ipoteca sulla qualificazione alle final four dove, con ogni probabilità, i lupi incontrerebbero il Padova, che ha vinto 3-1 in trasferta a Renate nel suo, di primo round. Guai, però, a pensare che si tratti di una formalità, a dare nulla per scontato, perché se è vero che l'Avellino andrebbe avanti anche nel caso in cui dovesse uscire sconfitto con un gol di scarto, resta non marginale la possibilità degli altoatesini di cambiare un destino, che sembra già segnato, superando i biancoverdi con un margine di due reti. Un'impresa difficile, ma non impossibile, soprattutto se la tensione, dall'altra parte del campo, dovesse calare.
A tenerla alta c'è, però, mister Piero Braglia, che già dalla fine del primo testa a testa con i biancorossi ha più volte evidenziato che ci sarà da attendersi un avversario ferocemente determinato e desideroso di riscatto. La prima mezz'ora di gara potrebbe, in tal senso, rivelarsi spartiacque. Fronte formazione, c'è da sopperire all'assenza per squalifica di Laezza. Ciancio dovrebbe scalare nel pacchetto arretrato lasciando il suo posto sulla fascia destra a uno tra Rizzo e Adamo. L'alternativa è rappresentata dall'impiego di Miceli o Rocchi come braccetti nella linea a tre difensiva. Dall'altra parte della barricata mister Vecchi sarà costretto a rinunciare a Tait, Marchi ed El Kaouakibi, quest'ultimo stangato con quattro turni perché “al termine della gara avvicinava l'arbitro per protestare e lo colpiva con due manate al petto senza conseguenze”. Finalmente tornano le porte aperte, seppur in misura ridotta. I 136 cuori su 657 saranno irpini.