Avellino, Braglia in trincea: "A Palermo con l'elmetto"

Domenica l'andata del primo turno nazionale dei playoff, parola al tecnico dei biancoverdi

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Avellino.  

Alla vigilia della partenza per la Sicilia e a poco meno di 24 ore dal sorteggio, a Firenze, che ha sancito che sarà il Palermo a contendere all'Avellino l'accesso al secondo turno della fase nazionale, il tecnico dei biancoverdi, Piero Braglia, ha tenuto una conferenza stampa per presentare la doppia sfida con i rosanero: “Non mi ha fatto molto piacere aver pescato il Palermo. Nelle ultime 10 partite hanno perso una sola volta, stanno bene, hanno entusiasmo, un bravo allenatore che ha delle idee e fa giocare bene la squadra. Non avevo mai avuto modo di apprezzarlo da primo allenatore, ma, sempre, da vice di Boscaglia. Uscire con il Palermo non sarebbe un fallimento, ma un giramento di palle, sì. Al di là delle premesse iniziali, abbiamo disputato un buon campionato, chiaramente spero di poter andare avanti. Non dobbiamo far affidamento sulle assenze di Luperini, Rauti e Lucca. Soprattutto per sopperire all'assenza degli attaccanti fuori causa hanno già trovato valide soluzioni alternative".

Dal 2 maggio al 23 maggio. Dopo 21 giorni per l'Avellino sarà il momento di tornare in campo: “Non si può sapere se alla sfida arrivano meglio loro, che hanno giocato, o noi che abbiamo riposato. Negli allenamenti abbiamo alternato momenti buoni ad alcuni in cui i ragazzi non mi sono piaciuti. Dovrò scegliere bene gli uomini per la sfida di domenica La gara d’andata è sempre la più importante perché indirizza quella di ritorno. Poi, è chiaro che se domenica dovesse andare bene e pensassimo che mercoledì sia una formalità ci butterebbero fuori. Faremo la nostra gara, sapendo di affrontare un Palermo con entusiasmo e che se non approcci bene la gara prendi 2 pere e vai a casa”.

La condizione dei singoli: “Laezza sta abbastanza bene, è un lottatore. Errico sta lavorando bene ormai da settimane, speriamo possa essere pronto. Le frasi di Di Somma su Fella e Maniero? Non ha detto nulla di sbagliato, li ha spronati, con la speranza che ai playoff possano fare qualcosa di più. Sicuramente dobbiamo ritrovare lo smalto degli attaccanti. Dobbiamo alzare il livello e tornare cattivi come prima. Luigi Silvestri ha detto che è sicuro di partire con la squadra? Non ripeteremo l'errore di Vibo Valentia. A Palermo verrà solo chi sta bene, gli altri resteranno a casa a recuperare”.

Il 3-5-2 era e resta il modulo di riferimento, ma l'Avellino ha lavorato anche su sistemi alternativi da adottare all'occorrenza: “Anche se fosse, di certo, però, non li svelo. Non abbiamo finito bene il campionato, ma con la Cavese, ad esempio, con il 3-5-2, abbiamo creato tanto. Con il Teramo anche. In altre gare ci è girata meglio. Del sistema di gioco mi importa poco, conta l’atteggiamento: voglio una squadra con l’elmetto”.