L'Avellino inizia i suoi playoff questo pomeriggio. Alle 17 i biancoverdi riprenderanno la preparazione e daranno il via al primo mini-ritiro, che terminerà domenica, prima di un nuovo momentaneo “rompete le righe”, in vista del primo turno nazionale degli spareggi promozione: andata domenica 16 maggio, ritorno giovedì 20, contro una delle squadre che supereranno i primi due turni a eliminazione diretta dei gironi A, B e C. Il sorteggio consegnerà il primo avversario ai biancoverdi, che si qualificherebbero al secondo turno nazionale anche in caso di doppio pareggio. Resta più di un pizzico di rammarico per aver gettato alle ortiche il secondo posto, che avrebbe garantito la possibilità di accedere direttamente all'anticamera delle final four e lavorare una settimana in più, ma non è più tempo di piangere sul latte versato. E, allora, sudore e intensità sul manto in erba sintetica del “Partenio-Lombardi” iniziando a calibrare i ritmi delle proprie giornate di allenamento, dentro e fuori dal campo, nel probabile orario in cui si giocheranno le prime due partite, ovvero le 17,30.
Da valutare le condizioni degli acciaccati Baraye, Marco Silvestri e Rocchi in attesa di poter riabbracciare Luigi Silvestri. Il modulo di riferimento sarà il rodato 3-5-2, ma occhio anche alle soluzioni alternative, da adottare dall'inizio o a gara in corso, a cui ha fatto riferimento il vice allenatore De Simone all'antivigilia della gara al “Lamberti”. Il 4-3-1-2, il 3-4-1-2, ma anche il 4-4-2 andranno perfezionati proprio in questi giorni.
Cruciale il contributo di Laezza ed Errico per sviluppare sistemi di gioco in cui il capitano sarà chiamato a garantire la sua esperienza, il suo carisma e le proprie qualità anche per permettere di non sacrificare Ciancio nei tre di difesa mentre il talento del Frosinone dovrà salire sull'ultimo treno per dare un senso alla propria, travagliata, stagione. Sulla trequarti o largo a sinistra, con licenza di accentrarsi, Errico avrà un ruolo decisivo per incrementare la pericolosità offensiva e garantire la possibilità di adottare sistemi di gioco più votati all'attacco qualora ci fosse necessità di fare la partita o recuperare dei gap in termini di risultato.