Dalla prossima edizione la Coppa Italia sarà riservata solo ai club di Serie A e B. Una decisione presa, nelle intenzioni, per rendere più appetibile la kermesse per le tv, con buona pace ai sogni di gloria delle società di Lega Pro e Serie D, che nelle scorse edizioni hanno regalato avvincenti pagine di calcio. Due esempi? Il Pordenone eliminato con fatica dall'Inter, ai calci di rigore, negli ottavi di finale dell'edizione 2017/2018 e l'Alessandria, fuori in semifinale contro il Milan, in quella 2015/2016. Il restyling prevede la partecipazione di 40 squadre, con le prime 8 della Serie A che continueranno a fare il loro ingresso negli ottavi. Le altre 32 scenderanno in campo già il 15 agosto, una settima prima del via della Serie A. Due soli turni per definire la griglia degli ottavi di finale e partite distribuite nel corso dei giorni e in differenti fasce orarie per adattarsi alle esigenze di palinsesto. E così, nemmeno il tempo di mandare in archivio il caso Superlega, che è di nuovo caos con la Lega Pro su tutte le furie: “La decisione della Serie A di escludere le squadre di Lega Pro dalla Coppa Italia non solo viola diritti consolidati, ma è espressione di una concezione elitaria del calcio, incapace di avere una visione di sistema.” ha dichiarato il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. “Lunedì è convocato il Consiglio direttivo della Lega Pro, che adotterà ogni iniziativa per tutelare i diritti delle proprie squadre e per salvaguardare una cultura del calcio che sia rispettosa dei valori più autentici dello sport. Innovare è giusto, ma salvando la coesione del sistema calcio.” ha concluso il numero uno della Serie C.
Foto: Stefano Scarpiello Imagoeconomic