Avellino, le possibili avversarie playoff: il Renate

Terzo posto in classifica per la squadra allenata da Diana. Tante le cuoriosità

avellino le possibili avversarie playoff il renate
Avellino.  

Alla scoperta delle possibili avversarie dell'Avellino nei playoff. Ha chiuso al terzo posto in classifica del girone A di Serie C, a quota 65 punti, il Renate, che, come i biancoverdi, entrerà in scena il prossimo 16 e 20 maggio in occasione del primo turno nazionale degli spareggi promozione. Raggiunto quello che era l'obiettivo di partenza del club lombardo, che fino alla ventitreesima giornata era la capolista. A gennaio, il Renate guidava la classifica con un +7 sul Como e un +11 sull'Alessandria. Alla distanza, i valori delle rose hanno fatto la differenza. Con l'andare della stagione i nerazzurri hanno perso certezze, ma restano la rivelazione del campionato.

Il tecnico del Renate è Aimo Diana. Il suo marchio di fabbrica è il 3-5-2. Da ex cursore di fascia, valorizza il gioco sugli esterni, senza esulare da una duttilità tattica che prevede movimenti continui degli attaccanti, inserimenti in area di rigore da parte dei centrocampisti e un pressing alto che coinvolge anche i difensori.

Il Renate, che nell'esordio stagionale ha eliminato proprio l'Avellino in Coppa Italia con il finale di 2-1 (reti di Giovinco, Galuppini e Burgio), ha i colori nerazzurri in onore dell'Inter. I fondatori del Renate erano, infatti, tifosi della squadra milanese neo-campione d'Italia. Il Renate non retrocede in un campionato inferiore dalla stagione 1962/1963. Dal 2010 è nel calcio professionistico e dal 2014 è in Serie C.

Il Renate è una scoietà modello per programmazione, investimenti mirati, sicurezza economica, che orbitano in un ambiente sano e ideale per i giovani. L'imprenditore Luigi Spreafico (patron della Unicar) è il presidente, la gestione della squadra è affidata al direttore generale Massimo Crippa.

Nella difesa la saracinesca è Gemello, bravo anche a impostare l'azione. L'ex Casertana Silva è l'allenatore in campo, Anghileri e Possenti sono le frecce che si inseriscono nelle azioni d'attacco.

A centrocampo l'anima della squadra è rappresentata dalla diga albanese Kabashi – Rada. Il primo ha avuto come maestro Conte e in campo si vede dalla sua fame. Grande sostanza anche da Ranieri e dello stabiese (ed ex Benevento) Marano. Guglielmotti è l'ala vecchio stampo, tutta corsa, dribbling e assist.

In attacco brilla Francesco Galuppini, con i suoi 14 gol in 37 partite (2 in altrettante partite di Coppa Italia) è il profilo più temibile della squadra. Intuizioni e imprevedibilità sono affidate al fratello d'arte Giovinco. Ad aprire loro gli spazi ci pensa Tommy Maistrello.

La formazione tipo del Renate è composta da Gemello tra i pali; Anghileri, Silva e Merletti in difesa; Guglielmotti, Kabshi, Ranieri (o Marano), Rada (o l'ex Avellino Burgio) e Possenti a centrocampo; Galuppini (o Giovinco) e Maistrello in attacco.