Il caso Avellino - Bari a Striscia la Notizia: è polemica

Su facebook pioggia di commenti dei tifosi biancoverdi dopo il servizio a firma di Luca Abete

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Avellino.  

Avellino – Bari continua a far discutere. Su Facebook si moltiplicano i commenti dei tifosi biancoverdi dopo il servizio, firmato da Luca Abate, andato in onda ieri sera nel corso di “Striscia la Notizia”, dal titolo: “Avellino – Bari, tifosi sugli spalti anche in zona rossa”. L'approfondimento prende origine dall'indagine in corso della Procura Federale della FIGC in merito alle eventuali violazioni relative all’applicazione del protocollo “gare di calcio professionistico in modalità porte chiuse”, per accertare se siano state rispettate le disposizioni, in materia di prevenzione anti Covid, dettate dalla Federazione d’intesa con il Ministero della Salute. Con l'ausilio di foto e video Luca Abate ha evidenziato la presenza, in Tribuna Montevergine, del vice questore aggiunto della Polizia di Stato, Elio Iannuzzi, ora al comando del commissariato di Lauro. Abete e Iannuzzi erano, come noto, stati già al centro di un caso nazionale risoltosi con un'archiviazione. I fatti risalgono all'ottobre del 2016 durante la visita nel capoluogo irpino dell’allora ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini. In quella circostanza Abete fu bloccato dalla polizia dopo avere tentato a ripetizione di consegnare la sua celebre pigna alla titolare, all'epoca, del dicastero. Momenti di tensione all’esterno del convitto nazionale di Corso Vittorio Emanuele, con la polizia che venne accusata di aver aggredito Abete. L’inviato di Striscia, a sua volta, era finito sotto inchiesta per oltraggio a pubblico ufficiale mentre Iannuzzi e l'altro vicequestore Cutolo dovevano, invece, rispondere a vario titolo di minacce aggravate e falsità ideologica. Ritornando alla stretta attualità, dopo aver verificato, attraverso l'intervento dell'addetto stampa dell'U.S. Avellino, Alfonso D'Acierno, l'assenza dall'elenco degli accreditati di Iannuzzi, Abete lo ha contattato per chiedere chiarimenti accusandolo di essere privo della mascherina e di aver esultato dalla Tribuna Montevergine Laterale, lato Curva Sud, al gol di Fella mentre Iannuzzi ha dichiarato di essere sì entrato allo stadio pur non essendo tra gli accreditati, ma di non essersi reso protagonista di alcuna intrusione essendo appartenendo alle forze dell'ordine; di aver assistito alla partita nella Sala GOS, versante Curva Nord. Contattato, da Abete anche Francesco Cutolo, che si è riservato di far informare Abate sulla vicenda. L'inviato ha concluso promettendo aggiornamenti. Immediatamente, sul popolare social, le prime reazioni. L'opinione pubblica si è divisa: c'è chi taccia Abete, avellinese, di aver messo in cattiva luce la sua terra d'origine per una rivalsa personale nei confronti di Iannuzzi e chi, invece, chiedendo che venga fatta chiarezza, condanna quanto accaduto e si dice imbarazzato per la ribalta nazionale determinata dalla vicenda.