L'Avellino troverà un ambiente infuocato, a Cava de' Tirreni. La retrocessione in Serie D dei metelliani non ha fiaccato la passione della Curva Sud Catello Mari, che, attraverso un comunicato, ha preannunciato una manifestazione all'esterno dello stadio “Simonetta Lamberti” a due ore dal calcio d'inizio di Cavese – Avellino, valida per la trentottesima e ultima giornata del girone C di Serie C. Per l'evento è stata realizzata anche una t-shirt “il cui ricavato sarà destinato al ricordo di mister Antonio Vanacore”.
Il comunicato - Di seguito il testo del comunicato a firma della Curva Sud Catello Mari:
“La nostra fede non retrocede! Il nostro cuore non ha padroni!
A chi è nato e cresciuto a pane e Cavese.
A chi mantiene sempre accesa la fiamma della passione, ostentando la stessa fierezza dei tempi gloriosi anche nei campi polverosi.
A chi tiene vivo ogni giorno lo spirito della giornata del Centenario e della Marcia dell'Appartenenza, creando attraverso la Cavese un legame profondo con la nostra amata terra.
A chi grazie ad essa rinsalda le proprie radici, in ogni parte del mondo.
A chi, in una vita e in un calcio dominato da sporchi interessi, tramanda da padre in figlio la storia, l'importanza, l'amore di cui è intrisa quella maglia delle inconfondibili tinte blufoncé.
A chi grazie all'aggregazione generata dalla Cavese ha imparato ad andare oltre, mostrando l'indole folle e ribelle del nostro popolo, nella vita, non solo alla partita.
A chi ci guarda da lassù, ma ha portato nella propria esistenza l'attaccamento ai nostri colori ed a questi valori, dimostrandoli in campo o sugli spalti, convinti che la loro anima sarà sempre presente al nostro fianco.
A chi ama la Cavese nel bene e nel male, un sentimento più importate di qualsiasi presidente, allenatore e calciatore.
A chi non sarà mai una sconfitta, una retrocessione o un fallimento a oscurare il nostro credo.
A tutti noi è rivolto l'invito a essere presenti in occasione dell'ultima partita.
Domenica 2 maggio, dalle ore 18,30, all'esterno della Curva Sud “Catello Mari”.
Per dimostrare ancora una volta tutta la carica della nostra fede, del nostro senso di appartenenza, della dignità e dell'orgoglio di essere Cavajuoli.
Una risposta d'amore profonda in un mondo sempre più lontano da questi sentimenti.
Perché niente e nessuno ci potrà mai privare dell'orgoglio di poter gridare alé Cavese!”