Applausi per la Ternana, a un passo dal meritatissimo ritorno in Serie B, ma anche per l'Avellino, che non più tardi dello scorso 13 marzo era a un passo dal riaprire il campionato. Poi, la Ternana ha ribaltato il Bari e il Monopoli ha riacciuffato i biancoverdi in pieno recupero. Fine dei giochi. Resta la zavorra del Covid novembrino che ha rallenatato, oggettivamente, i lupi in un duello in ogni caso spettacolare, tra due grandi squadra.
Sabato, alle 15, al “Liberati”, prima contro seconda. Una partita presentata così, alla antivigilia del match, dal tecnico dei biancoverdi Piero Braglia: “Affrontiamo una squadra che ha battuto tanti record e che vuole continuare a batterli. Alla Ternana c'è da fare solo i complimenti per la stagione di cui si sono resi protagonisti. Complimenti a Cristiano Lucarelli e alla società, che hanno gestito il gruppo alla grande, con un lavoro strepitoso. Non è mai facile primeggiare con tutti questi punti di vantaggio sulle seconde e, quindi, c'è poco da dire. Non hanno neanche mai preso il Covid, a ulteriore dimostrazione di una pianificazione capillare. Come arriviamo alla partita? A me sarebbe piaciuto affrontarli al completo, così all'andata e così ora. All'andata giocammo una grande gara, che ci ha dato fiducia. Purtroppo, prendemmo gol al novantesimo, perdemmo 2-1, ma quella partita ci diede tante risposte positive”.
Attesa per il risultato dei tamponi di controllo, in programma domani, a cui verranno sottoposti Carriero, De Francesco e Bernardotto, ancora positivi: “Al momento non so nulla. Gli verrà fatto un controllo poi vedremo, ma è difficile vederli a Terni. I diffidati da preservare in vista del Bari? Non è giusto parlarne. Stiamo facendo fatica a preparare la partita con gli uomini che abbiamo, quindi, figuriamoci se mi metto a pensare ai diffidati in vista della gara successiva”.
Cinque partite alla fine del campionato, difendere il secondo posto, col coltello tra i denti, è l'imperativo: “Onestamente, sì, firmerei per un pareggio. Sono una persona molto umile e sincera. Andiamo in casa della più forte e, quindi, un pareggio me lo terrei stretto. Poi, è chiaro che la partita va giocata, ma a priori un pareggio me lo prenderei. La forza della Ternana è venuta fuori in tutte le componenti, non solo a livello calcistico. Hanno ruotato sempre i giocatori, sono sempre stati compatti, hanno un grande gruppo, coeso, con grandi qualità ed alcuni giocatori che con questa categoria non c'entrano nulla come Partipilo e Falletti”.
Capitolo attacco: “Maniero? Non c'entro io per il suo arrivo ad Avellino, ma sono contento che si sia inserito alla grande in questo gruppo. Insieme Ciancio ed altri fa il “capobanda”, gli piace molto scherzare e ridere. Con lui non posso usare solo la carota, ogni tanto qualche bastonata gli serve, perché altrimenti si rilassa. Santaniello si sacrifica alla grande, l'unico difetto è che non riesce a mantenere la posizione per più di mezz'ora se gli chiedo di giocare a sinistra. Fella è un tipo un po' particolare, come ho già avuto modo di dire in precedenza. Un ragazzo buono, generoso, che non ha mai fatto una polemica ed è il vicecapocannoniere dalla scorsa stagione. Non l'ho dimenticato”.
Il Consiglio Direttivo odierno sancirà lo slittamento della fine del campionato: “Cambia poco per ora, ma ci sta, visto che ci sono tante squadre che devono recuperare. Non c'è dubbio che è giusto che il campionato finisca regolarmente”.
Non c'è controprova, ma la sensazione è che senza Covid l'Avellino avrebbe conteso il primo posto alla Ternana fino alla fine: “Ha vinto la squadra tecnicamente più forte. Con i “se” e con i “ma” non si fa nulla. Noi siamo una squadra costruita bene, per primeggiare in un campionato di Serie C. Purtroppo, abbiamo avuto una serie di problemi. Siamo una squadra tosta, dura a morire, compatta: era quello che volevamo all'inizio. La Ternana è sazia? Spero di si, ma credo che non bisogna aspettarsi una Ternana appagata”.
Lo spauracchio Covid in vista dei playoff: “In vista dei playoff non serve una bolla. Ci devono vaccinare tutti, le chiacchiere stanno a zero. Bisogna vivere, non si può avere paura di stringere una mano alle persone. Bisogna andare avanti. Serve il vaccino per tornare a vivere. Punto”.
In arrivo il primo caldo, una variabile di non poco conto in vista dei playoff: “Influirà certamente, soprattutto se ci faranno giocare i playoff alle 3, alle 4, sotto il sole”.
Polemiche su presunti arbitraggi pro Avellino: “Al di là del fatto che, per me, l'arbitro di domenica non ha arbitrato male, il fatto che ora iniziano a dire tutti che ci danno un sacco di rigori, vuol dire che in area, quindi, entriamo. Non vedo tutti questi regali a noi, ci siamo guadagnati tutto sul campo. Poi, degli altri non mi piace parlare, perché poi si scatenano solo polemiche”.
Rizzo in crescita esponenziale, fisica e tecnica: “Sta dimostrando di poter fare bene come mezzala, ha margini di miglioramento ampi ed è ancora tutto da vedere in quale ruolo potrà costruire la sua carriera. Ha ottime caratteristiche, è un ragazzo del '99, inizia a conoscersi e a capire quello che può fare. Io l'ho sempre fatto entrare, ora sta sfruttando bene le opportunità. La mia filosofia è semplice: gioca chi merita, e lui lo sta meritando”.
Fella partirà titolare: “Come per Rizzo, nessuno deve aspettarsi di giocare contro il Bari se non sarà all'altezza a Terni. Si vuole giocare? Bene, ma bisogna dimostrare di meritarla la maglia da titolare, altrimenti si va fuori”.
Ternana e poi Bari, il secondo posto si gioca adesso: “Sono partite da playoff, sono gare che ti determinano una stagione. Bisogna prepararsi bene e vedere cosa succede. Noi abbiamo tutte le intenzioni di tenerci quello che abbiamo conquistato”.