Se un girone fa la rimonta subita dalla Turris (da 2-0 a 2-2) aveva rappresentato uno spartiacque negativo per l'Avellino, accentuato, poi, da infortuni, squalifiche e dal Covid, la vittoria di questo pomeriggio, al “Liguori”, con un secco 0-2 ha il retrogusto di partita della svolta. Eh sì, perché i 3 punti sono arrivati con una prestazione autorevole. Nessun tiro verso lo specchio della porta difesa da Forte. Unico pericolo corso, in novanta minuti più recupero, una rasoiata di poco a lato di Pandolfi, al 4' della ripresa. Annullato il bomber principe dei corallini, neutralizzati, nel complesso, con un pressing asfissiante su Signorelli, fonte del gioco; coperture preventive e attente sugli spauracchi sulle corsie laterali, rimasti per questa volta tali, Esempio e Da Dalt. Altra mossa vincente, quella di dirottare sulla destra del linea a tre difensiva Luigi Silvestri, pungolato dal tecnico grossetano, alla vigilia, e tra i migliori in campo nonché autore del gol del vantaggi, con un gran colpo di testa al 22', dopo un gol non gol di Tito (traversa e linea su calcio di punizione). Molto bene anche Illanes, spostato sul centrosinistra, che serviva come il pane a questa difesa. Il restyling del pacchetto arretrato ha giovato anche capitan Miceli. Quando tutti si attendevano che avrebbe rifiatato è sceso in campo. Ed è stato impeccabile.
Ci voleva coraggio a lasciare fuori Adamo, ma Ciancio e Tito ci hanno messo tutto il mestiere possibile e la scelta di privilegiare le loro attitudini difensive ha premiato. Solo note positive. Carriero, al debutto dal primo minuto, è stata una di queste. Fondamentale per assistere gli stacanovisti Aloi e D'Angelo in quel taglia e cuci costante. Ecco, forse se qualcosa è mancato, è stato, ancora una volta, l'ultimo passaggio per rendere letale Fella, ma è davvero la ricerca del pelo nell'uovo e non lo si scopre stasera che c'è bisogno di un calciatore in grado di smussare questo spigolo di non poco conto. Errico lo è, ma deve convincersene, viceversa c'è sempre il mercato. A proposito di calciatori pungolati e di esperienza. Il gol del 2-0 porta la firma di Maniero, con un calcio di rigore guadagnato di puro mestiere, con l'aiuto del maldestro Romano, e trasformato con un pizzico di fortuna, centrando Abagnale.
Bene tutti. Uno su tutti. Quel signor allenatore che è Piero Braglia. Prima, durante e dopo la partita non ha sbagliato nulla. Sempre ammesso che dovesse dimostrare qualcosa ai più impazienti e cinici nel non tener conto degli impedimenti, oggettivi, che ha evidenziato a più riprese, ma che in molti hanno percepito, frettolosamente, come alibi. Quei molti che avevano svalutato il terzo posto in classifica, nonostante, dall'alto della sua esperienza, il mister dei lupi avesse incassato con grande aplomb le critiche di tanti esteti del calcio, ricordando come bastasse poco per far scoccare la scintilla in un gruppo, rendendolo vincente. La sensazione è che sia venuta fuori sotto il diluvio di Torre del Greco. La ruota è girata con buona pace anche di chi ha dimenticato che l'Avellino è sempre stato costanza e pochi fronzoli e che proprio quella base rappresentata dal lusinghiero piazzamento in graduatoria, oltre ogni difficoltà, può pesare come un macigno per andare, sottraendo la Ternana che fa un campionato a parte, a prendersi il secondo posto ambedno a un ruolo da protagonista nei playoff. Il girone di ritorno, per l'Avellino, inizia alla grande. Seconda vittoria consecutiva con il piglio della squadra con la “s” maiuscola. Basterà reprimere gli impulsi social e a ripristinare il rispetto dei ruoli e del lavoro altrui?
Il tabellino.
Turris - Avellino 0-2
Marcatori: pt 22' L. Silvestri; st 21' st Maniero (rig.).
Turris (3-5-2): Abagnale; Rainone, Di Nunzio, Lorenzini (26' st Alma); Da Dalt, Tascone (14' st Romano), Signorelli (36' st Fabiano), Franco, Esempio; Persano (36' st Longo), Pandolfi. A disp.: Lonoce, Marchese, Barone, D'Ignazio, Lame, Loreto, Salazaro, Esposito, D'Alessandro. All.: F. Fabiano.
Avellino (3-5-2): Forte; L. Silvestri, Miceli, Illanes; Ciancio, Aloi (33' st De Francesco), Carriero (43' st Rizzo), D'Angelo, Tito (33' st Baraye); Fella (26' st Santaniello), Maniero (33' st Bernardotto). A disp.: Pane, Adamo, Dossena, Errico, Rocchi. All.: Braglia.
Arbitro: Di Graci della sezione di Como. Assistenti: Rinaldi e Barone della sezione di Roma 1. Quarto ufficiale: Natilla della sezione di Molfetta.
Note: Ammoniti: Di Nunzio, Illanes, Aloi, Lorenzini per gioco falloso; Pandolfi per proteste; Maniero per simulazione. Angoli: 3-4. Gara a porte chiuse.