A quattordici giorni dalla manifestazione, a nome suo e dei soci appartenenti alla sua area, di disimpegnarsi dall'U.S. Avellino, Luigi Izzo torna a parlare attraverso un comunicato ufficiale. Dopo lo smembramento della struttura dirigenziale, con le dimissioni del direttore generale Martone, il licenziamento del direttore sportivo Musa e l'odierna controrivoluzione nel settore giovanile; a poche ore dall'incontro in Comune con il sindaco Festa e l'amministratore unico Circelli, fissato per il tardo pomeriggio di domani (che a questo punto è in dubbio, almeno per ciò che concerne la sua presenza, ndr), il messaggio è, in estrema sintesi, il seguente: resterà nel club biancoverde solo nel caso in cui non ne farà più parte lo stesso Circelli. Non una novità in fin dei conti, ma, di certo, la definitiva chiusura a possibili soluzioni volte a ricucire, anche parzialmente, lo strappo. Magari, proprio attraverso una mediazione istituzionale.
Il comunicato - "Dopo aver letto le dichiarazioni di alcuni imprenditori che sarebbero disposti ad acquistare il pacchetto di maggioranza delle quote societarie e non ritenendo di dover ulteriormente attendere, comunico di essere disposto, unicamente per il bene dell U.S. Avellino 1912 e ben conscio delle difficoltà che dovremo superare, a proseguire il mio cammino societario condividendo il progetto con Angelo Antonio D’Agostino o con altro imprenditore (o gruppo di imprenditori) di mio gradimento che si faranno avanti anche grazie all’intercessione delle istituzioni, sempre attente alle vicende della squadra. Ovvero, per onore del nome che porto e per la mia dignità personale, a cedere le mie quote a chi lo ha già palesato pubblicamente. Demando ai miei consulenti la trattativa in un senso o nell'altro comunicando ufficialmente che il prezzo di acquisto delle mie quote, come richiesto da Circelli, è quello già espresso altre volte. Chiedo che ogni determinazione venga comunicata al mio legale Carlo Iannace".