Avellino, il punto sulle uscite: possibili due addii inattesi

Il ricorso ai contributi garantiti dal minutaggio potrebbe portare a separazioni a sorpresa

Avellino.  

Non solo operazioni in entrata. L'Avellino pondera anche quelle in uscita a pochi giorni dalla riapertura del calciomercato, fissata per il 2 gennaio 2020. Adeguato il contratto a Capuano e al suo vice Padovano, ed in attesa di nominare il nuovo direttore sportivo (Carlo Musa in pole position, ndr), il direttore generale Aniello Martone e Antonio Minadeo, destinato a ricoprire, salvo colpi di scena, il ruolo di osservatore, lavoreranno in maniera sinergica per individuare profili funzionali all'ormai affidabile, rodato e vincente 3-4-3 del tecnico di Pescopagano.

I movimenti saranno, però, innanzitutto, posti in essere in ottica minutaggio per un girone di ritorno nel quale non si rinuncerà, come in quello di andata, agli introiti garantiti dalla Lega Pro, con pagamento ogni 7 giornate, per l'utilizzo di un minimo di tre e fino a un massimo di 5 italiani “under” (classe '98 a scendere, ndr), da impiegare per l'intera durata delle partite, anche con l'ausilio di cambi.

Ecco, perciò, che potrebbero esserci alcuni addii per certi versi inevitabili, finalizzati a far posto a giovani funzionali a riscuotere i contributi: Njie e Karic potrebbero far ritorno al Genoa, nell'ottica di questo nuovo modus operandi prezioso per le casse societarie, pur avendo lasciato intravedere un discreto potenziale. In uscita anche Abibi, Carbonelli e Palmisano. In dubbio la permanenza di Albadoro, ma a quel punto l'Avellino dovrebbe rivoluzionare il reparto avanzato, carente dal punto di vista numerico, con non meno di tre innesti dato anche l'infortunio occorso a Charpentier.