di Marco Festa - Inviato a Roma
Ore 16.12 - "Respinge il ricorso": parole che figurano nel dispositivo di sentenza del Coni.
Ore 15.54 - Conferme sulle indiscrezioni di poco fa. Il ricorso sarebbe stato respinto dal Coni con un rimpallo alla Federazione Italiana Giuoco Calcio che potrebbe o dovrebbe decidere in autotutela. L'avvocato Chiacchio chiede calma: "Attendiamo la notifica della sentenza e solo dopo chiariremo l'esito". Tutto, ovviamente, è in attesa di termini d'ufficialità.
Ore 15.41 - Filtrano rumors di un ricorso parzialmente respinto dal Coni. Indiscrezioni in attesa di ulteriore conferma e soprattutto di ufficialità.
Al termine del dibattimento l'abbraccio tra i legali dell'Avellino e i rappresentanti del tifo biancoverde. Ecco le interviste ai tifosi realizzate al Foro Italico. Alla sede del Coni, presenti il Sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia, il Deputato 5 Stelle, Michele Gubitosa e il Consigliere della Regione Campania, Vincenzo Alaia.
Udienza terminata. Le parole dell'avvocato Chiacchio all'uscita dal Coni: "Sono sereno, decisamente sereno. Non mi azzardo a fare previsioni. E' stato un dibattimento che ha assunto toni drammatici tra grandi professionisti. La sentenza sarà resa nota nel tardo pomeriggio. I tifosi dell'Avellino sono stati meravigliosi. Vedere e sentire così tanta gente è davvero emozionante".
Ore 10:42 - Per la FIGC non vale l'equipollenza tra rating e l'indice di solvibilità.
Ore 10:16 - L'Avellino rivendica la validità della fideiussione Onix Asigurari, sprovvista di proprio rating, ma con indice di solvibilità di tre punti superiori a quello richiesto.
Al Collegio di Garanzia del Coni, presenti anche Angelo D'Angelo e Gigi Castaldo ad assistere al dibattimento.
Le parole dell'avvocato Eduardo Chiacchio prima dell'udienza: "Siamo coscienti che è una prova ardua. Siamo concentrati per dare il meglio. Sappiamo che ci sono molti ostacoli, molte insidie e dobbiamo fare del nostro meglio. Parlare poco e parlare bene: sappiamo tutti che non è un'impresa facile. Dovremo attenerci a questa regola non scritta. Ci auguriamo di ottenere il risultato, fondamentale. Non possiamo commettere alcun errore con carte da giocare. Il Collegio valuterà e speriamo ci diano ragione. Qualcosa diremo, chiariremo con maggior vigore. I punti sono tanti e certamente diremo che in alcuni punti non possiamo avere contestazioni perché ci sono punti chiari. Quindi vanno coltivati al meglio. Come la disparità di trattamento: è uno dei punti, ma non cruciale".
Il no comment del presidente dell'Avellino, Walter Taccone, prima dell'ingresso al Coni: "Parola agli avvocati. Io non parlo. Grazie".
Avellino, è il giorno dell'udienza avverso l'esclusione dal campionato di Serie B: segui la diretta testuale di Ottopagine.it
(Aggiorna la pagina per seguire la diretta)
A partire dalle 11 e per tutta la giornata, collegamenti in diretta da Roma sul canale 696 del digitale terrestre, in streaming su OttoChannel.tv e sulla pagina Facebook di Otto Channel.
La vigilia - È il momento della verità. È la vigilia di un giorno che, vada come vada, rimarrà impresso in maniera indelebile nella storia dell'U.S. Avellino, senza pace dallo scorso 12 luglio. Quella sera il popolo biancoverde passò, in presa diretta, dall'entusiasmo per la presentazione delle nuove maglie, in piazza Libertà, allo sconforto più totale per l'inizio di un incubo sportivo vissuto a occhi aperti: l'esclusione dal campionato di Serie B in seguito al parare negativo espresso dalla Covisoc. L'alba di un luglio col fiato sospeso, scandito da notizie angoscianti: il ricorso da presentare entro il termine perentorio delle ore 19 del 16 luglio, ma depositato in ritardo; la seconda bocciatura, quella definitiva, da parte della FIGC, mentre allo “Stirpe” di Frosinone si giocava una surreale amichevole con la Roma; un nuovo ricorso, quello al Collegio di Garanzia del Coni, preparato lavorando giorno e notte dall'avvocato Chiacchio e da un pool di esperti in questioni economiche e finanziare; l'attesa per la data dell'udienza - fissata per domani alle 10 - e per il verdetto delle Sezioni Unite, che arriverà tra le 16 e le 18, al pari di quello per gli altri cinque ricorsi che verranno dibattuti come da calendario. Dentro o fuori. Riammesso o costretto ad adire alla giustizia amministrativa: dal Tar del Lazio fino al Consiglio di Stato chiedendo la sospensione dei campionati, dopo aver rappresentato uno dei motivi per cui la compilazione del calendario del torneo Cadetto formato 2018/2019 è stato posticipato, proprio da domani, al 6 agosto: l'Avellino è a un bivio.
La strategia difensiva - Tutto ruota intorno alla fideiussione a corredo dell'istanza per l'ammissione. O sarebbe meglio dire alle fideiussioni. Si giocano due partite: nel merito e nella forma. La difesa punterà, in primis, a far riconoscere la validità della polizza rilasciata dall'agenzia rumena Onix Asigurari. Per la Covisoc la fideiussione Onix è sprovvista di un rating autonomo, requisito ritenuto indispensabile in base ai propri parametri di valutazione; per i legali della società irpina la “mancanza” può essere ovviata considerando invece l'indice di solvibilità: di tre punti superiore a quello richiesto ed utilizzato per “misurare” la capacità di un’azienda di far fronte ai suoi impegni. La battaglia è, dunque, su questo campo, sulla normativa europea alla quale anche le federazioni sportive devono aderire in quanto soggetti giuridici per i quali valgono le comuni leggi del diritto pubblico. In seconda battuta lo studio Chiacchio contesterà un vizio procedurale nella comunicazione dell'esclusione da parte della Covisoc, effettuata mediante Pec oltre le 21 del 12 luglio. Non un dettaglio per la difesa, che per questo motivo chiederà di annullare la già citata delibera FIGC del 20 luglio. In tal caso si procederebbe alla richiesta “rimessione in termini del sodalizio irpino, ai fini della produzione di una ulteriore garanzia fideiussoria, in aggiunta e/od in sostituzione di quella originariamente depositata”. In parole povere: riapertura dei termini che permetterebbe di inoltrare la polizza Groupama, presentata come detto oltre il gong delle 19 del 16 luglio al pari di quella Finworld. Occhio però anche al precedente configurato dal “caso Rende” (calabresi riammessi in Serie C in condizioni simili a quelle irpine) e soprattutto al classico “asso nella manica” a cui Chiacchio ha abituato la platea irpina, che lo ha suo malgrado ammirato nel corso degli ultimi anni caratterizzati dalle battaglie giudiziarie. A tal proposito l'utilizzo del “caso Doni”, che aveva fatto giurisprudenza e si rivelò risolutivo nel corso del processo per la presunta tentata combine di Catanzaro – Avellino del 5 maggio 2013, è rimasto negli annali.
Esodo e ottimismo – A Roma, in piazza Lauro de Bosis, sono intanto attesi mille tifosi biancoverdi che convergeranno fin dalla prima mattinata, da ogni parte d'Italia, in direzione Capitale. Il loro ottimismo fa il paio con quello che trapela dagli ambienti societari, alimentato dalla presenza della sola Ternana come parte controinteressata in ottica ripescaggio; nonostante le corpose memorie difensive redatte dalla Federazione. Il futuro è presente. Con l'auspicio, per la gente irpina, che dal 1° agosto si possa, una volta e per tutte, tornare a fare il tifo per una squadra di calcio e non per un pool di avvocati: ormai triste e consolidata consuetudine.