di Andrea Fantucchio
La FIGC ha escluso l'Avellino calcio dal campionato di serie B. E rigettato il ricorso della società biancoverde contro il parere della Covisoc. L'ente aveva puntato la sua attenzione su una fideiussione romena ritenuta non in linea con i parametri.
Ma perché il ricorso dell'Avellino è stato bocciato? Nel comunicato della FIGC si legge: «Considerato che la documentazione integrativa depositata dalla società U.S. AVELLINO 1912 S.r.l., oltre il termine perentorio del 16 luglio 2018, ore 19,00, non può essere presa in considerazione come sancito dal Titolo IV) del Comunicato Ufficiale n. 49 del 24 maggio 2018».
Insomma la seconda fideiussione della Finworld non sarebbe stata presentata in tempo. Così come sostenuto dalla società biancoverde che aveva chiarito di «aver ottemperato a tutti gli obblighi in tempo».
Ora i tifosi sperano che la situazione non si ripeta in vista dell'ultimo e decisivo ricorso al Collegio di garanzia del Coni. Un parere che sarà fondamentale per la permanenza in B della squadra. E per il futuro della società.
La decisione della Figc di oggi arriva dopo la prima bocciatura Covisoc. L'Avellino per la prima fideiussione si era rivolto alla società rumena Onix Asigurari, che dal 2013 fino a gennaio 2018 era stata inibita dall’operare in Italia. Taccone aveva dichiarato che la «compagnia era ritenuta validissima, nonostante l’assenza di un rating “A-“, fattore che può esser facilmente sostituito con l’indice di solvibilità». Per la dirigenza tre volte superiore a quello richiesto. Nella nota della FIGC si legge che la «Onix Asigurari S.A non soddisfa le prescrizioni previste dal Titolo I), paragrafo I), lettera E), punto 12) del Comunicato Ufficiale n. 49 del 24 maggio 2018, in quanto la medesima società è sprovvista di proprio rating (Il rating è un metodo utilizzato per valutare sia i titoli obbligazionari, sia le imprese in base al loro rischio finanziario)»
Per la seconda fideiussione il presidente dell'Avellino Calcio si è rivolto alla Finworld spa, società con sede a Roma. Ma ha anche voluto preparare una terza opzione, definita «più performante», stipulando una terza garanzia con Groupama, società con un indice di affidabilità A. Sarà sufficiente? I tifosi dell'Avellino, stanchi per queste settimane di incertezza, se lo augurano.